Un passo in avanti e uno indietro. In casa Ferrari si sarebbe deciso di fare l'altalena tra gli aggiornamenti da montare sulle monoposto nei prossimi Gran premi di Ungheria (21 luglio) e Belgio (28 luglio). Dopodiché, si dovrebbe provare ad approfittare della pausa estiva per risolvere i problemi emersi con l'ultimo pacchetto di evoluzioni, portando così in Olanda, nel weekend del 23-25 agosto, due vetture dotate di aggiornamenti affidabili e competitivi per rispondere ai progressi di McLaren e Mercedes.

Il passo indietro effettuato al Gp di Gran Bretagna, con il ritorno al pacchetto evolutivo di Imola, è stato deciso insieme ai piloti per evitare l'effetto porpoising (saltellamenti) soprattutto nelle curve veloci del tracciato di Silverstone.

Al termine della gara - avara di soddisfazioni, con Sainz 5° e Leclerc 14° - a Maranello hanno analizzato la situazione, e pare che gli ingegneri abbiano compreso che non è possibile correggere i difetti degli ultimi aggiornamenti (quelli di Barcellona) a breve termine. E così, si sarebbe deciso di differenziare i setup delle monoposto di Leclerc e Sainz tra Ungheria e Belgio.

In breve, in Ungheria il 21 luglio le "rosse" dovrebbero scendere in pista col pacchetto di novità più recenti (visto a Barcellona), mentre in Belgio verrebbe lasciato spazio a quello precedente, che aveva debuttato a Imola.

Ferrari, altalena di aggiornamenti tra Ungheria e Belgio

La scelta della Ferrari di gareggiare in Ungheria e in Belgio con due pacchetti evolutivi differenti sarebbe legata alle caratteristiche dei circuiti.

La pista dell'Hungaroring dovrebbe essere favorevole agli aggiornamenti di Barcellona. Infatti, il tracciato magiaro ha una sola curva veloce (la numero 4). Tutto ciò vorrebbe dire che l'effetto saltellamento dovrebbe essere piuttosto limitato, e questa situazione andrebbe a favorire le novità che, introdotte a Barcellona, erano state poi scartate a Silverstone.

Diverso, invece, il discorso inerente il Belgio.

La pista di Spa-Francorchamps è una delle più veloci del mondiale di Formula 1. Di conseguenza, se la Ferrari puntasse all'ultima evoluzione, correrebbe il rischio di incappare nuovamente nel porpoising. Al contrario, gli aggiornamenti di Imola sarebbero più adatti alle caratteristiche del circuito belga.

L'obiettivo principale prima della pausa estiva per il "cavallino rampante" sarà dunque quello di non perdere ulteriore terreno dalle dirette rivali, McLaren e Mercedes. Infatti, se Leclerc e Sainz all'Hungaroring e a Spa dovessero riuscire a limitare i danni, piazzando le rispettive monoposto davanti a quelle dei principali competitor, si potrebbe guardare alla ripresa del campionato alla fine di agosto (Gp di Olanda) con più fiducia e soprattutto si andrebbe a sfruttare il tempo a disposizione per sistemare i difetti palesati nel pacchetto che aveva esordito a Barcellona.

Gp Ungheria: nel 2023 flop Ferrari

La Ferrari in Ungheria il 21 luglio è chiamata a un pronto riscatto dopo un anonimo Gp di Gran Bretagna.

Inoltre, guardando alla scorsa stagione, la gara dell'Hungaroring non è stata memorabile per entrambe le "rosse di Maranello". Dunque, urge invertire la rotta.

Nella stagione 2023 di Formula 1, al termine delle qualifiche, la Ferrari ha piazzato Leclerc in 6ª posizione, ovvero in terza fila accanto all'Alfa Romeo-Ferrari di Zhou (che scattava dalla 5ª casella). Ancor peggio è andata a Sainz, il quale non è entrato nel Q3, fermandosi così all'11ª posizione, scattando in sesta fila insieme a Ocon (su Alpine-Renault).

Il Gran premio d'Ungheria del 2023 (vinto da Verstappen, con Norris e Perez insieme a lui sul podio) si è concluso per la Ferrari con un deludente 7° posto per Leclerc, seguito dal compagno di squadra Sainz (8°).