La caccia alla maglia gialla di Jonas Vingegaard è virtualmente finita nella tappa di Isola 2000, la terz'ultima di questo Tour de France. Il danese partiva con tre minuti di distacco in classifica generale da Tadej Pogacar, una situazione davvero complicata, che però il danese contava di poter riaprire nelle ultime due giornate di alta montagna. Oggi, invece, nell'arrivo ad Isola 2000, dopo aver scavalcato anche Vars e Bonette, Vingegaard si è dovuto arrendere ed ha rinunciato anche ad attaccare la maglia gialla. Il campione uscente ha dovuto interpretare una corsa puramente difensiva, non potendo opporsi alla supremazia di Pogacar, che ha vinto la sua quarta tappa personale e messo il sigillo su una corsa dominata.

All'arrivo, Vingegaard si è lasciato andare alle lacrime. "Puntavo alla vittoria del Tour, ma avevo considerato anche questo scenario", ha dichiarato il campione danese.

Vingegaard: 'Sapevo che dopo la caduta sarebbe stato difficile'

Subito dopo il traguardo, Vingegaard ha trovato la moglie a consolarlo, ed ha scaricato le emozioni di questo periodo duro, in cui probabilmente tanti sogni, pensieri e timori si sono combattuti nella sua testa. Dopo l'incidente di inizio aprile alla Volta Paesi Baschi, il danese ha recuperato in maniera prodigiosa per presentarsi al via di questo Tour de France e cercare di difendere la maglia gialla conquistata nelle ultime due edizioni.

"Sono arrivato a questo Tour con l’idea di puntare alla maglia gialla.

Però sapevo anche che sarebbe stato difficile, dopo quella brutta caduta e pochi giorni di gara. Quindi ho preso in considerazione anche questo scenario. Mentalmente questo non è certamente un duro colpo" ha commentato Vingegaard, che poi ha parlato dell'andamento della tappa di oggi.

"Non avevo le gambe migliori oggi. Abbiamo subito trovato l'intesa nella squadra per puntare alla vittoria di tappa.

Sono contento di non aver perso tempo da Evenepoel. Oggi era importante seguirlo, ma domani potrebbe essere diverso”, ha dichiarato Vingegaard.

Zeeman: 'C'è un corridore più forte'

Anche il tecnico della Visma Lease a Bike, Merijn Zeeman, ha confermato che Vingegaard e la squadra hanno di fatto chiuso la caccia alla maglia gialla nel piano tattico preparato per questa tappa, e puntato su altri obiettivi più raggiungibili.

"Jonas è in buona forma, ma c'è un corridore più forte. Abbiamo provato a vincere con Jorgenson. Avevamo calcolato che ai piedi della salita finale gli sarebbero serviti quattro minuti e mezzo. In effetti il calcolo era giusto" ha dichiarato Zeeman.

"Mancano ancora due giorni. La maglia gialla non è possibile e allora devi cercare di arrivare più in alto possibile. Oggi è finita in parità tra Remco e Jonas. Sono particolarmente orgoglioso della squadra, sarebbe stato bello vincere la tappa, ma semplicemente non è stato possibile", ha commentato Zeeman.