Semifinali e finale dei 100 femminili alle Olimpiadi di Parigi 2024 da film, per diverse circostanze. Prima tra tutte la vittoria di Julien Alfred da Saint Lucia che ha conquistato una storica medaglia olimpica per il suo paese, una bellissima isola caraibica di appena 184mila abitanti. Ma anche per l'assenza in semifinale della veterana e pluricampionessa olimpica Shelly-Ann Fraser-Pryce, annunciata nella start-list e misteriosamente non partita. Ufficialmente ha avuto un infortunio nel riscaldamento.

I 100 metri d'oro di Julien

Sebbene sia affascinante parlare di 'favola', la medaglia d'oro di Julien Alfred non rientra sicuramente in questi canoni perché non è una sorpresa.

La velocista santaluciana, già iridata indoor dei 60 metri piani ai campionati mondiali che si sono disputati quest'anno a Glasgow, rientrava nel ristretto lotto delle favorite. C'è da dire che alla vigilia dell'appuntamento olimpico il lotto delle favorite per il titolo femminile dei 100 metri era stato 'rivisto' dopo la decisione di Shericka Jackson di rinunciare per concentrarsi sui 200 metri che sono, a tutti gli effetti, la sua specialità. Julien Alfred veniva considerata la rivale più pericolosa della campionessa del mondo Sha'Carri Richardson a cui venivano date le maggiori chance di salire sul gradino più alto del podio e in effetti l'ha sorpresa sin dallo sparo disputando una gara perfetta e tagliando nettamente il traguardo davanti a tutte.

Julien Alfred ha chiuso la prova con il tempo di 10”72 davanti a Richardson e all'altra statunitense, Melissa Jefferson. “La cosa più importante era credere in me stessa”, ha dichiarato la nuova regina dei 100 metri olimpici in conferenza stampa, mostrando orgogliosa un oro storico per Saint Lucia.

Davide vs Golia, un classico dei Giochi Olimpici

Saint Lucia è un ex colonia britannica, indipendente dal 1979. Con i suoi 184mila abitanti è il terzo paese più piccolo a vincere un titolo alle Olimpiadi. Il record in tal senso spetta a Bermuda la cui rappresentante Flora Duffy vinse l'oro nel triathlon ai Giochi di Tokyo 2020.

Al secondo posto c'è Grenada, paese natale di Kirani James che vinse il titolo olimpico dei 400 metri piani a Londra 2012. Saint Lucia diventa celebre nello sport, pertanto, dopo esserlo stato in altri campi. La piccola isola caraibica nella sua storia annovera ben due premi Nobel, per l'economia nel 1979 con William Arthur Lewis e per la letteratura nel 1992 con Derek Walcott.

Il 'giallo' Fraser-Pryce

L'ultima olimpiade di una leggenda della velocità al femminile, Shelly-Ann Fraser-Pryce, si chiude invece con un 'giallo'. Il suo nome era in effetti nella start-list della semifinale dei 100 metri, ma nessuno l'ha vista tra le atlete ai blocchi e la gara si è svolta con un 'buco' in corsia. Un problema fisico durante il riscaldamento è la motivazione resa nota dopo la prova, anche se circola l'indiscrezione che l'atleta giamaicana sia giunta in ritardo e abbia avuto problemi con la sicurezza per l'ingresso allo stadio.

L'agenzia di stampa Reuters cita filmati apparsi sui social media in cui la velocista e il suo staff litigano con gli addetti alla sicurezza che non lasciavano entrare il suo veicolo all'interno dell'impianto. In seguito il capo-delegazione della Giamaica, Ian Kelly, ha informato che all'atleta è stato permesso di entrare nella pista di riscaldamento da un altro cancello, ma si è infortunata proprio durante il riscaldamento. Olimpiade decisamente sfortunata per la Giamaica sulla specialità più veloce: al problema fisico di Shelly-Ann Fraser-Pryce e alla rinuncia di Shericka Jackson bisogna infatti aggiungere l'infortunio che ha impedito la partecipazione ai Giochi della campionessa olimpica in carica, Elaine Thompson-Herah.

Usa a secco di titoli dal 1996

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Il secondo posto di Sha'Carri Richardson conferma la 'maledizione' statunitense sui 100 metri femminili che dura da Atlanta 1996, dal secondo titolo vinto da Gail Devers. A Sydney 2000 vinse Marion Jones, medaglia d'oro che le venne revocata dopo la squalifica per doping del 2007. Poi gli Usa non solo più saliti sul gradino più alto del podio e hanno ottenuto quattro medaglie d'argento: Lauryn Williams ad Atene 2004, Carmelita Jeter a Londra 2012, Tori Bowie a Rio 2016 oltre alla citata Sha'Carri Richardson, fresca vice campionessa olimpica agli attuali Giochi di Parigi.