Mario Cipollini, ospite d’eccezione della puntata numero 263 di Bla Bla Bike, ha raccontato la sua visione appassionata della Milano-Sanremo, corsa che ha vinto nel 2002 e che ancora oggi lo emoziona come se fosse ieri: "La Sanremo è qualcosa di straordinario, correrla è un'emozione unica. Ogni volta che c'è l'imbocco della Cipressa e poi del Poggio, mi sembra di essere ancora lì in gruppo".

L’ex campione del mondo iridato ha sottolineato la bellezza dell’edizione 2024, esaltando la performance dei tre grandi protagonisti: "I tre uomini più attesi si sono fatti trovare pronti.

Pogacar ha acceso la corsa sulla Cipressa, poi con Ganna e Van der Poel se le sono suonate di santa ragione".

Cipollini ha però lanciato una riflessione sul livello del gruppo: "In 400 metri di salita il gruppo è rimasto tagliato fuori da tre uomini. È bellissimo per lo spettacolo, ma fa pensare: dietro cosa accade? Sembra ci siano tre campioni e il vuoto".

L’ex velocista ha poi evidenziato la superiorità fisica e mentale di Van der Poel: "Sembrava sapesse di vincere già dalla Cipressa. Quando Pogacar attacca, lui risponde, prende anche la borraccia dal massaggiatore: un gesto da chi sa di avere tutto sotto controllo".

Non è mancata l’analisi tattica dell’ultimo tratto di gara: "Sul Poggio Pogacar sembrava poter fare la differenza, ma la curva a gomito lo ha penalizzato.

Poi l’attacco secco di Van der Poel ha messo in difficoltà Tadej. E lì ho avuto la sensazione che Pogacar, capito di non poter vincere, abbia scelto di collaborare con lui per non favorire il rientro di Ganna".

Un passaggio che Cipollini legge come un segnale di stima e alleanza tra fuoriclasse: "Ha preferito che vincesse Van der Poel.

È come se avesse pensato: ‘noi siamo il club dei super campioni, ce la giochiamo tra di noi’".

Parole di grande apprezzamento anche per Filippo Ganna: "È stato straordinario. Non dimentichiamoci la differenza di mole fisica. Deve portarsi dietro un autotreno rispetto agli altri. Se avesse chiuso sull’Aurelia, avrebbe potuto giocarsi le sue carte con una legnata da campione olimpico".

Mario Cipollini sulla presenza di Tadej Pogačar alla Parigi-Roubaix

Infine, Cipollini si è lasciato andare a una considerazione su Pogacar e la Parigi-Roubaix: "Se fossi suo fratello maggiore, gli consiglierei di non farla. Non aggiungerebbe nulla alla sua grandezza, ma aumenterebbe solo il rischio. La Roubaix può aspettare".

Nel frattempo, nonostante i dubbi espressi da Cipollini sulla convenienza di affrontare un terreno tanto rischioso, è arrivata l’ufficialità: Tadej Pogačar sarà al via della Parigi-Roubaix 2025. Lo sloveno debutterà "all’Inferno del Nord" con l’obiettivo di diventare il secondo corridore nella storia a conquistare tutte le cinque Classiche Monumento.