La decisione di Tadej Pogacar di correre la Parigi-Roubaix per la prima volta in carriera sta facendo molto discutere nel mondo del Ciclismo e tra coloro che ritengono sbagliata questa scelta c’è Mario Cipollini. L’ex campione del mondo ha postato sui social un lungo video messaggio indirizzato a Pogacar, in cui ha dichiarato: “Tadej, ripensaci sulla Roubaix, ho paura che tu stia diventando un po’ schiavo di quel sistema che chiede sempre di più. Se fossi tuo fratello maggiore o tuo padre, cercherei di toglierti dalla testa questa esperienza, perché il rischio è troppo alto”.
Proseguendo poi nel video, Cipollini ha motivato nel dettaglio la sua opinione, portando anche degli esempi del passato e della sua esperienza personale in corsa alla Parigi-Roubaix.
Mario Cipollini a Tadej Pogacar: ‘Sei già il ciclista più forte, la Roubaix non aggiunge niente’
Mario Cipollini, nel messaggio social indirizzato a Tadej Pogacar, ha fatto grandi apprezzamenti nei confronti del corridore della UAE Team Emirates, sottolineando però come la Parigi-Roubaix non sia la corsa giusta per lui. Queste le sue parole: “Tadej sei il ciclista più forte di questo periodo e uno dei più forti della storia. La Roubaix secondo me non aggiunge niente a quanto tu sei già campione”.
Il grande velocista italiano ha sottolineato che i rischi della Roubaix per lo sloveno non sono da considerare tanto per la sua condotta di corsa, in quanto possiede sicuramente le capacità tecniche per guidare la bici anche sul pavè, ma per le cause esterne.
Infatti c’è il rischio che possa essere coinvolto in una caduta causata da altri corridori e avere conseguenze serie nell’impatto ad alta velocità sulle pietre.
Allo stesso tempo Cipollini non nega che il possibile duello per la vittoria tra Pogacar e Mathieu van der Poel possa entusiasmare moltissimi appassionati, ma c’è da considerare anche il rovescio della medaglia: “Può succedere che Pogacar vinca la Roubaix, ma possono succedere anche cose brutte in quella corsa”.
In particolare fa riferimento alla vicende di Johan Museeuw vincitore per tre volte in carriera della Parigi-Roubaix, che però nell’edizione del 1998, in seguito ad una brutta caduta, ebbe una grave infezione e rischiò di dover subire l’amputazione della gamba sinistra. Poi l’ex campione del mondo porta anche la sua esperienza, raccontando quando, uscito dalla foresta di Arenberg, fu coinvolto in una caduta e andò a sbattere su un cordolo di un ponte appena ristrutturato, con la conseguenza di sessanta punti di sutura alla gamba.
Per questo motivo Cipollini conclude con questo pensiero: “La Roubaix deve rimanere settoriale per chi ha la massima espressione in quel tipo di corsa”.
I risultati di inizio stagione per Pogacar
In questi primi tre mesi dell’anno, Tadej Pogacar ha già centrato un grande risultato, ovvero quello di conquistare la Strade Bianche per la terza volta in carriera ed eguagliare così il record di Fabian Cancellara. Un trionfo che lo sloveno non è però riuscito a replicare alla Milano-Sanremo, in cui nonostante un’azione spettacolare sulla Cipressa, si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, alle spalle di Mathieu van der Poel e Filippo Ganna. In apertura di stagione il campione iridato in carica aveva vinto la classifica generale del UAE Tour, con due successi di tappa.