I primi tre giorni di Giro d'Italia non hanno dato a Wout van Aert quella svolta che molti appassionati di ciclismo aspettano. Il campione belga, reduce da un lungo periodo di sfortune varie tra incidenti e vittorie sfumate in modo rocambolesco, è apparso appesantito nella pedalata e nel morale, lontano anni luce da quel fuoriclasse che qualche stagione fa sprigionava potenza con un talento senza confini. Al suo primo Giro d'Italia, alla disperata caccia di un segnale positivo, van Aert ha iniziato con un promettente secondo posto nella tappa d'apertura, seppure dopo una giornata molto sofferta.
Forse anche a causa di quello sforzo eccessivo, le prestazioni di van Aert sono crollate nelle due giornate successive, in cui era atteso tra i favoriti. Al termine della tappa di ieri, in cui ha concluso nelle retrovie con un quatro d'ora di distacco, il belga è apparso un po' sconfortato. "Non posso spingere il mio corpo troppo in là" ha commentato il campione della Visma Lease a Bike.
Van Aert: 'Ho deciso di sopravvivere'
La terza tappa del Giro d'Italia è stata particolarmente sofferta per Wout van Aert. Il percorso, con una lunga salita e poi quaranta chilometri di discesa e pianura per raggiungere l'arrivo di Valona, sarebbe stato ideale per un campione che in carriera è stato in grado di vincere in volata sui Campi Elisi e in una tappa con una montagna mitica come il Mont Ventoux.
Dopo incidenti e colpi di sfortuna, questo van Aert è, però, ormai solo l'ombra di quel fuoriclasse. Nelle prime rampe della salita, il belga si è staccato da un gruppo forte ancora di oltre cento corridori, ed ha poi raggiunto l'arrivo con più di un quarto d'ora di distacco.
"Ho capito già a inizio salita che non sarebbe stata la mia giornata", ha dichiarato Wout van Aert, spiegando di non aver potuto far altro che impostare un ritmo consono alle sue attuali possibilità. "Ho deciso di andarci piano, non posso spingere il mio corpo troppo in là. Ho deciso di sopravvivere", ha continuato il belga, tracciando un bilancio abbastanza amaro di questo avvio di Giro d'Italia.
"Il primo giorno è andato meglio del previsto, è stato semplicemente positivo.
Dopo, nella seconda e terza tappa, ho avuto delle difficoltà. Ora è difficile correre al mio solito livello", ha commentato van Aert.
'Martedì faremo lo sprint con Kooij'
Al termine della tre giorni albanese del Giro d'Italia, Wout van Aert ha cercato comunque la motivazione per dare una svolta e vivere almeno qualche giornata da campione in questo Giro d'italia. "Lunedì non abbiamo la corsa, ma non è certo un giorno di riposo. Sarà una giornata di viaggio impegnativa" ha commentato il belga, che per la ripartenza si dedicherà a supportare il velocista della Visma, Olav Kooij. "Non vedo l'ora che arrivi martedì, quando potremo fare uno sprint con Olav", ha dichiarato van Aert.
Il Giro d'italia riparte domani, martedì 13 maggio, con la quarta tappa, da Alberobello a Lecce. Il percorso è favorevole ai velocisti e Olav Kooij sarà tra i principali favoriti, con van Aert in un ruolo di supporto.