Questo 13 agosto, il 37enne Adrian Mannarino affronterà il numero uno al mondo Jannik Sinner negli ottavi di finale del Cincinnati Open, un ATP 1000 con sede in Ohio (USA). La partita comincerà alle ore 19 italiane. Il vincitore accederà ai quarti di finale del torneo dove troverà ad attenderlo il vincitore tra Bonzi e Auger-Aliassime, rispettivamente numero 63 e 28 al mondo.
La carriera di Adrian Mannarino
Nato il 29 giugno 1988 a Soisy-sous-Montmorency, figlio di un maestro di tennis, Adrian Mannarino impara a giocare a cinque anni, ispirato da Marcelo Rios e sotto la guida del padre.
Dopo gli esordi nei tornei Future, conquista nel 2006 il primo titolo in Spagna e un invito al Roland Garros, dove passa un turno di qualificazione. La vera svolta arriva nel 2008 con la semifinale a Metz e l’ingresso nei primi 200 al mondo.
Nel 2011 entra in top 50 e batte due volte Gilles Simon (all'epoca nella top 10). Nei primi anni alterna risultati importanti, come il quarto turno a Wimbledon 2013, a periodi di calo. Tra il 2014 e il 2015 disputa due finali ATP e ottiene la prima vittoria contro un top 10, Stan Wawrinka. Nel 2019 arriva il primo titolo nel circuito maggiore, sull’erba di ‘s-Hertogenbosch (ATP 250, Olanda).
La sua carriera subisce un duro colpo nel 2021, quando un infortunio al ginocchio lo costringe a ritirarsi contro Federer a Wimbledon.
Torna competitivo tra il 2022 e il 2023, vincendo quattro titoli ATP 250 e spingendosi fino al numero 17 del ranking mondiale a gennaio 2024. Risultato notevole per un 34enne.
Mannarino ha battuto dieci volte giocatori top 10, incluso Daniil Medvedev, e vanta oltre 300 vittorie ATP. È mancino, ama la volée, non prepara in anticipo le strategie sugli avversari e dichiara di gradire tutte le superfici, anche se i risultati sulla terra sono modesti. Il suo stile unico e imprevedibile lo rende un avversario scomodo per chiunque.
Adrian Mannarino è un tennista dal gioco atipico: colpi piatti, ritmo variabile e corde tese a soli 9,5 kg, contro i 20-28 kg usuali. Dopo essere sceso oltre la 140ª posizione, è risalito con la finale a Newport e la vittoria su Tommy Paul a Cincinnati.
La difficile sfida con Sinner
Il tennista altoatesino sta vivendo uno dei migliori periodi della sua carriera. Dopo la partita vinta con Gabriel Diallo, Jannik Sinner ha richiamato il coach chiedendogli di preparare un campo di allenamento: era insoddisfatto del servizio. La richiesta è avvenuta proprio al termine del match, dopo due ore di gioco.
Sinner non è il classico giocatore giovane e spensierato, ma un professionista serio e determinato. Per Mannarino sarà dura sconfiggere un tale campione, ma a 37 anni, ha certamente diverse carte nella manica per sorprendere l'azzurro.