Ormai alle battute decisive, la Vuelta Espana resta più aperta e combattuta del previsto. Jonas Vingegaard, grande favorito della vigilia, è in testa alla classifica generale dopo l'odierna 17^ tappa, che ha portato il gruppo all'Alto El Morredero, ma non ha espresso quella superiorità che tutti si aspettavano. Dopo una bella dimostrazione di forza nella tappa di Valdezcaray, alla fine della prima settimana, il campione danese è rimasto sempre sulla difensiva, dimostrandosi solido ma non in grado di fare la differenza. La tappa di El Morredero ha stabilizzato il vantaggio di Vingegaard su Almeida a 50'', ma la giornata ha riportato alla ribalta una RedBull, vittoriosa con Giulio Pellizzari e più che mai in corsa per il podio.

Nel dopo corsa, il Ds della Visma Grischa Niermann ha ammesso che Vingegaard "non è al meglio in questo momento", mentre Pellizzari ha rilanciato la sfida in vista delle prossime tappe.

Niermann: 'Volevamo vincere'

L'interpretazione della corsa della Visma nella 17° tappa della Vuelta Espana ha lasciato qualche perplessità. La squadra olandese ha inseguito con decisione la fuga che era partita nelle fasi iniziali, dando la netta sensazione di voler vincere con Vingegaard.

Il danese è però rimasto sempre passivo sulla salita finale del Morredero, assistendo agli attacchi incrociati della RedBull che hanno liberato Pellizzari e allo scatto finale di Pidcock, che ha concluso al secondo posto.

"Volevamo davvero vincere la tappa, ma alla fine sono state le gambe a parlare", ha dichiarato il DS della Visma, Grischa Niermann. "Jonas non aveva le gambe migliori, quindi abbiamo dovuto essere più difensivi sull'ultima salita. È un peccato, ma la cosa più importante è che lui è ancora in testa alla classifica e che ha guadagnato qualche secondo", ha aggiunto il tecnico tedesco, ammettendo che il suo campione non è così brillante in questa fase della corsa. Nella carovana della Vuelta si è parlato di un Vingegaard che ha sofferto il maltempo, il calo di temperature e un po' di raffreddore.

"Non è certo al meglio delle sue possibilità in questo momento. Altrimenti, sarebbe stata una buona giornata per staccare tutti. Ma prendiamola così com'è", ha concluso Niermann.

Pellizzari: 'Volevamo mettere pressione a Pidcock'

L'altra faccia di questo arrivo a El Morredero è quella euforica di Giulio Pellizzari di tutta la RedBull Bora. Il 21enne marchigiano, il talento più promettente del ciclismo italiano per le corse a tappe, ha fatto splendere le sue doti di scalatore concretizzando un perfetto gioco di squadra con Jai Hindley. "Questo è il momento migliore della mia carriera finora", ha dichiarato Pellizzari nelle rituali interviste del dopo corsa.

"Stamattina avevo già la sensazione che potesse essere la mia giornata.

Volevamo lottare per conquistare il podio della classifica generale, non ci siamo riusciti, ma la battaglia non è ancora finita", ha dichiarato Pellizzari, spiegando che la strategia puntava a mettere alle corde Tom Pidcock, che però ha risposto brillantemente.

"Nel fondovalle abbiamo cercato di dare il massimo per mettere pressione a Pidcock. In salita, noi siamo rimasti in due nel gruppo di testa che era ridotto a sei corridori. Era l'ideale per noi. Riccitello ha cercato spesso di attaccarmi, e ho dovuto davvero dare il massimo sul tratto ripido della salita. Ma quando la strada ha iniziato a spianare un po', ci ho provato. Ho pensato: se vado avanti, nessuno potrà seguirmi. Ed è successo. È stato perfetto per me", ha concluso Pellizzari.