Con la Tares 2013 le famiglie numerose, che prima pagavano la Tarsu, saranno quelle che subiranno i maggiori rincari. E lo stesso dicasi anche per i single. A metterlo in evidenza è la Confesercenti con un Rapporto sulle tariffe dei servizi pubblici locali che conferma come queste siano cresciute a dismisura negli ultimi ventiquattro mesi.



Nel dettaglio, c'è stata una crescita complessiva delle tariffe dei servizi pubblici locali pari al 19,2% che corrisponde ad un aggravio pari a ben 312 euro a nucleo familiare. Per quel che riguarda i rincari della Tares 2013, la Confesercenti ha sottolineato come questi siano determinati da due fattori: la copertura integrale dei costi che, invece, non era prevista con la Tarsu e con la Tia; la maggiorazione legata ai cosiddetti servizi indivisibili.





Si arriverà così solo per la Tares 2013 a rincari fino al 60% a fronte degli altri aumenti che ci sono stati anno su anno per l'energia elettrica, per l'acqua potabile e per il gas ad uso domestico. I calcoli della Confesercenti, tra l'altro, non includono la cosiddetta mini Imu sulla prima casa che parecchi milioni di italiani, ad oggi, dovranno pagare nel prossimo mese di gennaio del 2014.

Questo perché il Governo ha cancellato la quota di Imu prima casa senza considerare le maggiorazioni che nel frattempo hanno introdotto singolarmente i Comuni. I Caf sulla mini Imu avranno di che lavorare visto che i calcoli andranno effettuati caso per caso, contribuente per contribuente in ragione delle aliquote comunali e della prima casa posseduta.