I vertici della Rai starebbero pensando di fare ricorsoal Tar del Lazio contro il decreto sul blocco dell'aumento delcanone tv, datato 17 dicembre 2013 e firmato dal Ministro delloSviluppo Economico, Flavio Zanonato.

Il canone Rai 2014 è fissato a 113,50 euro e con il bloccosull'aumento tale dovrebbe restare, sempre che appunto il ricorso diViale Mazzini al Tar non dia esito positivo annullando così ladisposizione ministeriale, senza però portare ad un incredibilequanto inaspettato aumento del canone dell'ultimo minuto in quanto ilvice ministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà, haassicurato che per quest’anno non ci sarà nessun aumento.

La Rai ha facoltà di aumentare il canone, che ricordiamoessere un'imposta sul possesso di apparecchi radio-televisivi e nonuna tassa per vedere la tv di Stato, per adeguarlo all'inflazione:per il 2014 lo voleva portara a 115 euro, ma appunto il decreto diblocco, che Zanonato ha detto essere "in coerenza con l'attualequadro economico e normativo", ha portato ad un mancato incassodi 21 milioni di euro nelle casse della tv pubblica.

Il decreto però non è ancora stato pubblicato sulla GazzettaUfficiale e quindi i vertici della Rai avrebbero intenzione di farein fretta, ricorrendo al tribunale amministrativo per bloccarlo (omeglio, ci sono voci che dicono come i consiglieri di amministrazionedell'azienda stiano spingendo per il ricorso).

Secondo Zanonato la Rai deve offrire un'offerta televisiva di"alta qualità al più basso costo possibile per ilcontribuente", ma tenuto conto che nel 2012 ha registrato unaperdita secca di oltre 220 milioni appare chiaro che qualcosa che nonva c'è. E non è l'euro e mezzo in più di canone.