Se entro il corrente mese di gennaio del 2014 il Governo non riordinerà il sistema delle detrazioni, per la prossima dichiarazione dei redditi, quella con il 730 2014, oppure con il modello Unico 2014, scatteranno inesorabili i tagli lineari.



Per rendere l'idea le detrazioni fiscali al 19% scenderanno di un punto percentuale, quindi al 18%, per qualsiasi spesa che si può scaricare, dall'università alle spese mediche e passando per gli asili. A farlo presente è l'Associazione Altroconsumo che in merito, proprio per dire no al taglio delle detrazioni fiscali, ha annunciato il lancio di una petizione online attraverso il proprio sito Internet.





Inoltre, fa altresì presente l'Associazione dei Consumatori, con la presentazione della prossima dichiarazione dei redditi, in caso di maturazione di un credito di imposta, i contribuenti potrebbero non vedersi riconosciuti subito i rimborsi sulla pensione di agosto o sulla busta paga di luglio.



Per i crediti fiscali sopra i 4.000 euro, infatti, le regole sono cambiate in quanto l'Agenzia delle Entrate si prenderà sei mesi di tempo per verificare la posizione del contribuente in merito alle spese che ha scaricato in dichiarazione. E solo dopo, se tutto sarà in regola, procederà con il rimborso fiscale a favore del cittadino.

Secondo Altroconsumo tra i contribuenti più penalizzati da questa novità ci saranno coloro che porteranno in detrazione le somme spese per le ristrutturazioni. Ovverosia per costi paradossalmente già incentivati dallo Stato.