Ormai è certo, il 24 gennaio 2014rappresenta per i contribuenti il primo appuntamento dell'anno con il fisco. Infatti,come da tempo è ormai noto, sebbene non chiaro a causa del continuo proliferaredi tasse con nuove sigle,la prima scadenza fiscale riguarderà la miniImu, conguaglio che sarà corrisposto solo per quelle abitazioniprincipali situate nei Comuni che hanno innalzato l'aliquota oltre il 4 permille, pertanto è bene rivolgersi all'ufficio tributi del Comune di riferimentoper averne certezza.

Entro la medesimadata del 24 gennaio 2014 va altresì corrisposta anche la Tares, l'imposta cioè suirifiuti che, è bene dirlo, è stata abolita proprio come è accaduto per l'imusulla prima abitazione e sui terreni agricoli.

Quindi la rata del 24 gennaiosarà l'ultima da corrispondere per la Tares, in seguito subentrerà la Iuc(che ingloba Imu, Tasi e Tari).

Dunque, adaccomunare mini Imu e Tares è lagran confusione che hanno indotto milioni di contribuenti italiani adistricarsi in rocamboleschi calcolie ad assalire i patronati e i Caf, nonché gli uffici tributi dei Comuniinteressati. Infatti, nei territori in cui la tassa "Tares" non è ancora statariscossa, il termine ultimo per corrispondere il relativo importo è quello giàdetto, ossia il 24 gennaio 2014; il problema sorge in molti Comuni in cui la situazione è davveroparadossale.

Infatti, con ildecreto Salva Italia era stato prevista una maggiorazione di 30 cent.

al mq perciascuna abitazione, aumento che garantirà un'entrata di oltre un miliardo alloStato; tuttavia non tutti i Comuni si sono uniformati all'originaria scadenzadel 16 gennaio 2014 e pertanto ogni contribuente deve accertarsi presso l'ufficiotributi qual è la scadenza stabilita e, naturalmente, l'importo previsto dimaggiorazione di 30 centesimi al metro quadro.

Altra situazioneparadossale è che in tanti paesi il Comune sta confondendo oltremodo lasituazione: infatti gli organi di competenza stanno facendo recapitare ai cittadini i modelli F24 precompilatiindicando la data di scadenza erratadel 16 gennaio, ignorando quindi la proroga.

Ultimainformazione importante: a chi non dovesse pagare entro il 24 gennaio 2014, non saranno comunque applicate da subito né le sanzioni né gli interessi di mora.