Alla delusione del Milan per l'eliminazione dalla Champions League, ad opera dell'Atletico Madrid, si aggiunge un'altra brutta notizia per il club di via Turati:  Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio conosciuto come Kakà, sarà costretto ad affrontare a Milano un processo per dichiarazione infedele e presunta elusione. 


Il calciatore brasiliano del Milan è stato rinviato a giudizio dal Tribunale milanese: in particolare, il Pubblico Ministero, Francesco Greco contesta a Kakà il fatto di aver creato un filtro fittizio tra i guadagni percepiti attraverso gli sponsor a cui è legato da contratto pubblicitario e la sua persona fisica. 


Qual' è la versione dei fatti esposta dalla Procura? Ebbene, Kakà avrebbe strumentalizzato una società a responsabilità limitata denominata "Tamid Sport & Marketing", per ottenere un risparmio sulle aliquote fiscali, negli anni 2008 e 2009, prima che il calciatore lasciasse il Milan per indossare la maglia del Real Madrid. 


La contestazione dell’Agenzia delle Entrate è stata risolta attraverso il pagamento di una multa pari a circa due milioni di euro ma Kakà ora sarà chiamato a rispondere davanti al Tribunale.
Il calciatore brasiliano non è certo il primo personaggio pubblico a finire sotto indagine per questo tipo di evasione fiscale: da quando, negli ultimi anni (esattamente dal 2011), il Governo ha diminuito la soglia di omessa dichiarazione, sono già caduti nella 'trappola' diversi volti noti dello spettacolo come Dolce e Gabbana, Raoul Bova, Vanessa Incontrada e Massimo Ranieri.