Con l'avvicinarsi della scadenza della prima rata della Tasi, sono sempre più frequenti le domande circa la situazione del tributo nelle principali città italiane. Quali sono le aliquote deliberate a Roma, Milano, Napoli e Torino? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza su quello che si presenta come un ennesimo pasticcio italiano.

Tasi a Roma

A meno di sorprese dell'ultimo momento il pagamento della Tasi nella Capitale slitterà al 16 ottobre a causa del mancato accordo sulle aliquote tra la maggioranza e l'opposizione entro il 23 maggio. In teoria però la nuova tassa dovrebbe costare meno rispetto all' Imu per i possessori della prima casa.

Mentre per quanto riguarda la seconda abitazione, poichè l'Imu è già al massimo essendo pari all' 1,06%, potrà essere richiesto al massimo lo 0,08% per la Tasi.

Tasi a Milano

La situazione di Milano è molto simile a quella di Roma. Quindi non essendo stato trovato un accordo nel Consiglio Comunale entro il 23 maggio, il pagamento della Tasi andrà al 16 ottobre. L'aliquota per la prima casa dovrebbe comunque essere pari allo 0,25% considerando inoltre che riduzioni e rendita catastale potrebbero diminuire la percentuale. Per le seconde abitazioni la situazione resterà la stessa di Roma: l'1,06% per l'Imu più lo 0,08% a titolo di Tasi.

Tasi a Torino

Nel capoluogo piemontese la Tasi si pagherà regolarmente il 16 giugno.

Come l'Imu, anche le aliquote della Tasi raggiungeranno la massima quota possibile pari allo 0,33% mentre le detrazioni prevederanno 30 euro in meno per ogni figlio sotto i 26 anni (se convivente) oltre che 110 euro per abitazioni con rendita catastale più bassa di 700 euro. Il tutto dovrebbe quindi garantire un tributo nettamente più basso rispetto la vecchia Imu.

Tasi a Napoli  

A Napoli la situazione è molto simile a quella descritta per Torino, L'aliquota della Tasi sarà infatti quella massima ovvero pari allo 0,33%. Le detrazioni saranno tuttavia particolarmente evidenti ovvero di 150 euro su abitazioni con rendita catastale fino a 300 euro, portando quindi ad una differenza non da poco rispetto l'Imu. Per le seconde case, l'Imu è già al massimo ovvero all'1,06%.