Con l’inizio del mese di settembre è ufficialmente tornato l’incubo legato al pagamento delle tasse sulla casa, con la Tasi 2014 a rubare in particolare il centro dell’attenzione: fin dalla sua configurazione la tassa sui servizi indivisibili ha infatti creato polemiche e disguidi normativi, con cittadini ed Amministrazioni Comunali finite nel caos più totale. Nell’analizzare il fenomeno Tasi 2014 prima e seconda casa partiamo dalla questione scadenze: gli oltre 2mila Comuni dove è stata pagata la rata di giugno possono dormire sonni tranquilli dato che per loro la seconda rata non scatterà prima del 16 dicembre prossimo: discorso diverso per i restanti 6mila Comuni, che hanno tempo sino al 10 settembre per deliberare aliquote e detrazioni riferite alla Tasi 2014 prima e seconda casa.
Nei Comuni che riusciranno a rispettare questa deadline bisognerà procedere al pagamento della prima rata della Tasi 2014 prima e seconda entro il 16 ottobre (la seconda, a titolo di saldo, andrà versata entro il 16 dicembre), per tutti gli altri l’ipotesi di divedere il pagamento in due tranche cadrà e sarà necessario saldare l’intera imposta in un’unica soluzione entro il 16 dicembre prossimo. Le amministrazioni hanno dunque a disposizione una manciata di giorni, e come accaduto già a maggio in molte si adegueranno solo all’ultimo istante gettando nel panico i cittadini, che a quel punto dovranno precipitarsi da commercialisti e centri CAF perché procedano al calcolo della Tasi 2014 prima e seconda casa.