In arrivo la nuova scadenza del saldo Tasi 2014: inquilini in affitto e comodato d'uso, non solo i proprietari chiamati al calcolo e al versamento. Vediamo allora come funziona il calcolo e il pagamento della Tasi 2014 per gli inquilini in affitto e comodatari.

Tasi 2014 per gli inquilini in affitto, quanto si paga?

Rispetto alla vecchia Imu, la quota in capo agli inquilini in affitto per la Tasi 2014 rappresenta la novità più importante che chiamerà alla cassa oltre 2 milioni di italiani. Secondo le disposizioni della Tasi 2014 infatti, chi vive in affitto o in comodato d'uso dovrà corrispondere entro la scadenza del 16 dicembre prossimo, una quota variabile tra il 10 e il 30% (a seconda di quanto stabilito dal comune) dell'importo calcolato sull'immobile occupato, contro il 90% della quota dovuta dal proprietario.

Tasi 2014 inquilini, affitto e proprietari, come funziona

Accertato che la Tasi 2014 è dovuta anche da inquilini in affitto o in comodato d'uso (anche gratuito), oltre che dai proprietari dell'immobile, è opportuno capire come funziona la ripartizione delle quote. A questo proposito, è fondamentale fare subito una precisazione: su proprietari e inquilini in affitto pesano due obblighi differenti che non rendono l'una o l'altra parte responsabile in solido in caso di insolvenza dell'altra. In altre parole, se il proprietario o l'inquilino non paga la quota Tasi che gli spetta di diritto, l'altro, avendo pagato l'importo da sé dovuto, può dormire sonni tranquilli.

Se ci sono più inquilini in affitto, a pagare la Tasi 2014 saranno tutti insieme dividendo la quota equamente (si pensi agli studenti in affitto di singole camere).

Per quel che riguarda il pagamento della Tasi da parte degli inquilini, va inoltre precisato che questi non sono tenuti al pagamento qualora la durata del contratto sia inferiore a sei mesi.

Per il calcolo della Tasi degli inquilini in affitto, fanno riferimento le condizioni del proprietario con le aliquote e le detrazioni da esso previste e l'importo non sarà dovuto in caso la quota inquilini sia inferiore a euro 12.

Tasi 2014 e comodato d'uso anche gratuito

Il discorso di cui sopra è applicabile nella stessa modalità alla fattispecie del comodato d'uso: la Tasi 2014, anche in caso di comodato gratuito e/o a familiari dev'essere pagata secondo le regole che si applicano agli inquilini in affitto. A far nascere l'obbligo del pagamento della Tasi infatti, non è la proprietà o l'interesse economico percepito, è sufficiente il mero possesso.

Infine, è importante ricordare che le regole di cui sopra sono talvolta derogate dalle disposizioni comunali che possono aver deliberato delle esenzioni o dei casi particolari: come ad esempio a Firenze e Torino dove gli inquilini in affitto sono, a prescindere da tutto esenti dal pagamento della Tasi 2014. Prima di procedere al calcolo è pertanto opportuno verificare le disposizioni del proprio comune. Per rimanere aggiornati sulle news relative alle prossime scadenze fiscali, vi invitiamo a cliccare il tasto "Segui" in alto.