L'acconto dell'Imu del 2015 si pagherà entro il 16 giugno 2015 versando la metà di quanto calcolato con le aliquote del 2014: la differenza, che andrà calcolata in base alle aliquote del 2015 una volta che le amministrazioni comunali avranno provveduto alla pubblicazione delle delibere entro il prossimo 28 ottobre, andrà pagata entro la scadenza del saldo, ovvero entro il 16 dicembre 2015.

Imu 2015, come calcolare la prima rata da versare entro il 16 giugno 2015?

Quindi, se il contribuente non ha cambiato nulla nella sua ricchezza immobiliare rispetto all'anno scorso (ovvero non sono state effettuate operazioni di acquisto, di vendita o di successione di immobili), sarà sufficiente andare a riprendere l'importo totale pagato nel 2014 e versare il 50%.

In ogni modo, ecco il metodo per calcolare quanto bisognerà pagare per l'acconto Imu 2015. Il calcolo è necessario quando verranno pubblicate le delibere comunali, per confrontare le aliquote 2015 con quelle del 2014.

Il meccanismo è sempre lo stesso: punto di partenza è la rendita catastale assegnata all'immobile alla data del 1° gennaio 2014. Tale rendita dovrà essere rivalutata del 5% (ovvero, bisognerà moltiplicare la rendita catastale per 1,05).

Esempio di calcolo Imu, lista dei coefficienti moltiplicatori, aliquote

L'importo, poi, andrà moltiplicato per i coefficienti moltiplicatori fissi, definiti per ciascuna tipologia di immobile. Ecco la lista dei moltiplicatori Imu:

  • abitazioni e pertinenze: 160;
  • immobili ad uso collettivo rientranti nella categoria B: 140;
  • laboratori artigianali e stabilimenti balnerari (C-3; C-4; C-5): 140;
  • studi ed uffici, banche ed assicurazioni: 80;
  • immobili con destinazione speciale (categoria D, ad esclusione della D-5): 65;
  • negozi (C-1): 55;
  • terreni agricoli e terreni non agricoli: 135;
  • terreni agricoli (per coltivatori diretti e imprese agricole): 75.

Il risultato di questa moltiplicazione costituirà la base imponibile dell'Imu sulla quale andranno applicate le aliquote del 2014.

L'aliquota base dell'Imu per l'anno 2014 è del 7,6 per mille, ma ciascun Comune può aumentarla fino al 10,6 per mille, ma anche ridurla al 4,6 per mille. Fanno eccezione gli immobili di lusso, la cui aliquota base è del 4 per mille. L'importo della moltiplicazione costituirà l'imposta che andrà divisa per due per ottenere l'acconto e la rata finale.