Gli italiani si preparano al pagamento di due dei tributi più odiati ovvero Imu e Tasi, la cui prima rata dovrà essere versata entro il 16 giugno 2015. A differenza di quanto accaduto nel 2014 quando alcuni Comuni non erano riusciti a deliberare le aliquote in tempo, quest'anno tutti i contribuenti possono già conoscere gli importi da versare: è sufficiente essere a conoscenza di pochi dati ovvero la rendita catastale del proprio immobile e le aliquote del comune in cui esso è ubicato. Ecco come fare quindi per non incappare in antipatici errori con relative sanzioni.

Imu e Tasi 2015: ecco come controllare la correttezza dei modelli precompilati 

In diverse località italiane, gli uffici tributi si sono organizzati in tempo inviando a casa i modelli precompilati di Imu e Tasi con relativi importi. Nonostante ciò, c'è già chi lamenta diversi errori negli F24 ricevuti quindi il consiglio che possiamo darvi è di verificare che vi sia inserito l'importo corretto. Per farlo dovrete conoscere la rendita catastale del vostro immobile o terreno rivalutandola del 5%. A quel punto, l'importo così ottenuto, dovrà essere moltiplicato per il coefficiente moltiplicatore che varia a seconda del bene. Infine, un'ultima moltiplicazione dovrà essere fatta con l'aliquota che cambia a seconda che si tratti di Imu e Tasi.

Ricordiamo che in caso di Tasi, l'importo finale potrebbe risultare più basso grazie ad eventuali detrazioni.

Pagamento Imu e Tasi: codici tributo ed eventuali compensazioni

Per procedere alla verifica del modello precompilato o per concludere la scrittura di un nuovo modello F24, è necessario conoscere il codice tributo: per quanto riguarda l'Imu dovete quindi scrivere 3914 per terreni, 3916 in caso di aree fabbricabili, 3918 altri fabbricati.

Per la Tasi, i codici sono invece 3958 per l'abitazione principale e sue pertinenze, 3959 per fabbricati rurali strumentali, 3961 per eventuali aree fabbricabili, 3962 nel caso di altri fabbricati.

Coloro i quali nel 2014, hanno pagato un importo Imu e Tasi superiore al dovuto, possono richiedere all'Ufficio Tributi la compensazione proprio nel primo acconto da pagare entro il 16 giugno 2015.