Con l'avvento dell'approvazione della nuova legge di stabilità, la polemica principale resta il pagamento del Canone Rai nella bolletta dell'energia elettrica.Ora, attraverso l'associazione Altroconsumo, è partita la petizione per non pagare il Canone Rai ed eliminare una volta e per tutte la tanto odiata tassa italiana.Una delle principali ragioni della polemica contro ilCanone Rai in bolletta è la confusione che questo sistema possa creare nei consumatori, ossia la non chiara lettura della bolletta dell'energia elettrica che già di per sé ha vari oneri aggiunti al costo dell'energia.

Ora con l'approvazione della nuova legge e con l'imminente inserimento della tassa sulla televisione pagata a rate (che avrà solo ed esclusivamente per il primo anno un costo di 100,00 euromentre per i successivi ritornerà ad essere corrisposto alla cifra iniziale di euro 113,50) l'associazione consumatori ritiene chesi presenteràun'ulteriore confusione per la lettura della bolletta dell'energia andando a penalizzare i consumatori sul reale costo della fornituraelettrica.

Per approfondire

La petizione è stata organizzata da Altroconsumo, un'associazione di consumatori senza fini di lucro che vanta circa 370.000 soci e che nasce nel 1973 con il nome di Comitato Difesa Consumatori. L'associazione negli anni passati ha già intrapresonumerose iniziative contro colossi Italiani a difesa dei consumatori, ora l'obiettivo è quello di chiedere al governo l'abolizione del Canone Rai attraverso una petizione che comprende la richiesta dell'approvazione diun pacchetto di riforme che prevedeoltre all'eliminazionedella tassa sulla tv, anche la privatizzazione degli altri canali Raial fine di consentire al governo ulteriore incasso, come: il mantenimento di un unico canale pubblico senza la presenza di alcuna pubblicità in quanto finanziato dallo Stato, alcuni obblighi di servizio alle reti private che usufruiscono delle frequenze, l'abolizione della Commissione Parlamentare di Vigilanza,il potenziamento dell'Antitrust ed una riforma dell'Agcom per garantire una corretta competizione tra le reti private con la finalità di essere conveniente per i consumatori.