Il Canone Rai 2016 continua a generare polemiche. Scoppia infatti una vera e propria lite riguardanteil tema dei rimborsi. Il Ministero dell'Economia pretende che siano le aziende elettriche a rimborsare eventualmente le famiglie che avranno pagato il canone nei casi in cui non dovevano. Le società elettriche al momento non intendono assumersi questa responsabilità e dunque preferiscono andare contro la volontà dell'esecutivo retto dal Premier Matteo Renzi, questo nonostante gli vengano promessi dei rimborsi per il 'disturbo'. La novità riguardo ai risarcimenti, è stata inserita nell'ultima bozza del decreto attuativo, che i ministeri di Economia e Sviluppo Economico stanno approntando in questi giorni.

Questa bozza sarà presto inviata al Consiglio di Stato, che dovrà dare un parere sulla bontà del provvedimento in questione.

Le società elettriche non vogliono occuparsi del rimborso

L'articolo 6 della bozza del decreto prevede che qualora il cittadino paghi il Canone Rai 2016 per errore, dimenticando di segnalare di non avere tv in casa, potrà richiedere il risarcimento. In questo caso il governo vuole che siano le aziende elettriche ad occuparsene, previo rimborso. Ma le suddette per il momento non ci stanno, questo in quanto si teme che questa pratica possa essere assai lunga e costosa. L'esecutivo per risolvere il problema vorrebbe promettere un compenso alle varie società, questo potrebbe essere presto indicato nel decreto, previo parere dell'Autorità dell'Energia.

Quest'ultima dovrà infatti stabilire i criteri da adottare per ripartire questo rimborso forfettario tra le varie aziende.Tuttavia queste ultime fanno sapere di non essere convinte di questa soluzione.

Il cambiamento necessario per combattere la forte evasione

Si tratta dell'ennesima gatta da pelare per i tecnici del Ministero, che da quando il governo ha deciso di modificare le modalità di pagamento del Canone Rai 2016, si sono messi a lavoro per risolvere tutti i problemi, che la decisione ha generato.

Questo senza dimenticare le grandi polemiche che hanno accompagnato questo provvedimento fin dalla sua nascita. Ricordiamo che l'esecutivo si difende affermando che qualcosa andava fatto, per contrastare la forte evasione fiscale, che da sempre caratterizza il pagamento del Canone.