Ultime notizie sul Canone Rai. Come tutti ben sappiamo, il governo aveva stabilito come ultima data utile per l'invio del modulo di esenzione del canone Rai, il 16 maggio, ma per chi non è riuscito nell'invio o per chi se ne fosse dimenticato, non è tutto perso. Infatti è ancora possibile rimediare, pagando solo la prima rata della tassa sulla TV di luglio ed evitare il pagamento delle successive rate previste a partire da agosto 2016. Da tener conto che il pagamento del canone Rai per l'anno 2016 sarà suddiviso in 6 rate mensili, mentre per l'anno 2017, l'importo sarà spalmato in 12 rate, pagando una rata d'importo inferiore.
Dichiarazione sostitutiva non inviata
Per chi non ha presentato la richiesta di esenzione del Canone Rai attraverso la dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio, è possibile pagare solo ed esclusivamente la prima rata del canone ed evitare il pagamento delle successive. Anche se il governo ha stabilito, attraverso la nuova legge di stabilità 2016, come ultima data utile il 16 maggio 2016 per l'invio dei moduli di esenzione della tassa, è possibile fare richiesta entro e non oltre il 30 giugno 2016, riuscendo nei casi dove è possibile avere l'esenzione del canone Rai, di non pagare le rate previste per agosto e settembre, pagando solo ed esclusivamente la rata da 60 euro, prevista per luglio.
Tassa ingiusta? Si paga lo stesso
Anche se la notizia del Canone Rai in bolletta ha sollevato non poche polemiche tra i cittadini, il governo non ha esitato ad addebitare la tassa attraverso la bolletta dell'energia elettrica, superando ogni ostacolo che dall'approvazione della legge di stabilità 2016 si è presentato per evitare il pagamento della tassa sulla TV.
Infatti, le prime problematiche nascono dopo poche settimane dell'entrata in vigore della legge, ed a sollevarle furono proprio le aziende fornitrici di energia elettrica, le quali riferivano serie difficoltà per l'inserimento del canone in bolletta. Senza considerare le associazioni dei consumatori che hanno fatto una dura battaglia al fine diprovare come il Canone Rai fosse una tassa anti-costituzionale e che non andava pagata. Tutto inutile, problemi burocratici risolti ed il governo incasserà l'importo della tassa come previsto.