Una colossale stangata da oltre 75 miliardi di euro si abbatterà sui contribuenti italiani nel periodo 2017-2019. E’ quanto emerge da una pubblicazione del Centro Studi di Unimpresa, l’associazione che rappresenta le micro, piccole e medie imprese operanti nei diversi settori dell’attività primaria, secondaria e terziaria che ha spulciato i numeri che hanno fatto da corredo alla legge di Stabilità 2017.
La stangata da 75 miliardi: cresce la pressione fiscale
La stangata da 75 miliardi si è evidenziata analizzando la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) approvata il 27 settembre dal governo: il Centro Studi di Unimpresa ha rilevato, per il periodo 2017-2019, un costante aumento delle Tasse, che passeranno dai 493 miliardi dell’anno in corso 2016, ai 505 del 2017, ai 518 del 2018 e ai 530 del 2019.
Una crescita complessiva di 37 miliardi di euro in tre anni che porterà la pressione fiscale al 42,2%, contro l’attuale 42,1% , a dispetto delle continue dichiarazioni sulla riduzione della pressione fiscale. Un dato che rimane peggiorativo nonostante il fatto che sia stato ‘depurato’ dei famosi 80 euro che, ai fini del bilancio statale, sono contabilizzati come uscite e non come minori entrate.
La parte principale dell’aumento delle tasse sarà rappresentata dal gettito derivante dalle imposte indirette come l’Iva, che porteranno 80,5 miliardi in più nelle casse dello Stato, mentre le imposte dirette (Irpef) contribuiranno alla stangata per 3,3 miliardi. Le restanti tasse subiranno una complessiva riduzione pari a 8,3 miliardi, portando il saldo dell’aumento complessivo delle tasse nel triennio 2017-2019 ad oltre 75 miliardi.
In aumento anche le tasse per i contributi previdenziali
Secondo il rapporto di Unimpresa, ad aumentare saranno anche le tasse relative ai contributi sociali come quelli dovuti per assistenza e previdenza che passeranno dai 219,6 miliardi incassati per l’anno in corso, ai 222,3 miliardi previsti per il 2017, ai 230,1 miliardi per il 2018, fino ai 239,5 miliardi per il 2019.
Un ulteriore incremento, quindi, di 32,9 miliardi che porterà ad oltre 100 miliardi di euro l’entità dell'aumento delle tasse sul quale potrà contare lo Stato per i prossimi tre anni.