Convegni, seminari, viaggi di lavoro o di piacere: non ci possono essere scuse migliori per evitare di stare sul proprio posto di lavoro. I professionisti, si sa, hanno tra le loro prerogative anche la possibilità di autogestirsi il lavoro ed è per questo motivo che si potrebbero verificare molte assenze dal proprio ufficio o dal proprio studio. Negli ultimi giorni è intervenuta un'interessantissima sentenza della Corte di Cassazione che ha chiarito in che modo debbano essere affrontati i controlli dall'Autorità Finanziaria nei confronti dei "furbetti" assenti nei posti di lavoro.
Vediamo di seguito cosa viene stabilito
Controlli per i professionisti
La sentenza in esame è la n. 6683/2017 e riguarda una netta distinzione tra coloro che sono professionisti e coloro, invece, che non rientrano all'interno di questa categoria. Per quanto riguarda i professionisti (ossia avvocati, ingegneri, architetti ma anche medici, commercialisti e altre figure professionali nonché coloro che esercitano un'arte), si stabilisce che in loro assenza non è possibile effettuare controlli ed ispezioni. La Guardia di Finanza incontra un limite evidente nella non disponibilità dei locali nei quali dovrebbe accedere e, pertanto, sarà costretta a non proseguire le proprie attività d'indagine. Nel caso in cui si dovesse comunque procedere ai controlli prescritti dalla legge, l'accertamento effettuato risulterebbe illegittimo e tutto il materiale probatorio non potrà essere fatto valere contro il professionista nelle apposite sedi di controversia.
I funzionari dell’Amministrazione finanziaria potranno tuttavia procedere ai controlli nel caso in cui ci dovesse essere la presenza di un "delegato". Anzi, la recente sentenza ha ritenuto valida la delega telefonica che autorizzi il soggetto delegato ad assistere alle operazioni verifica che vengono compiute dagli "addetti ai lavori".
Controlli per gli altri soggetti
Coloro che non sono professionisti, per contro, devono sottostare necessariamente ai controlli che vengono effettuati dalle Autorità quand'anche si dovesse verificare l'assenza del soggetto titolare dell'attività commerciale. Imprese e società pertanto, dovranno autorizzare e consentire l'ingresso, le ispezioni e gli accertamenti della Guardia di Finanza all'interno dei locali di lavoro al fine di svolgere tutte le attività previste dalla legge.