Secondo fonti di stampa riprese dai maggiori quotidiani nazionali, come il "Sole24ore" e "Huffington Post Italia", il Governo giallo-verde, guidato da Giuseppe Conte, starebbe preparando un vero e proprio condono fiscale strutturato su quattro livelli. Oltre ad intervenire sulle cartelle esattoriali e sulle liti fiscali pendenti, l'idea sarebbe quella di allargare l'azione anche alla fase precedente il vero e proprio accertamento fiscale. Inoltre, sarebbe possibile accedere alla procedura di condono fiscale in uno qualunque dei tre gradi di giudizio.

Le fasi del condono

Secondo quanto rivelato dal "Sole24ore" la prima fase del condono, che dovrebbe partire ufficialmente nel 2019, riguarderà come accennato sopra, la fase di pre-accertamento. In pratica, nel momento in cui il contribuente è consapevole di aver commesso un errore di dichiarazione e intende mettersi in regola dovrebbe avere la facoltà di accedere al condono. Si pensa ad un versamento, una tantum, del 15% sulla parte incrementale delle imposte, più, ovviamente, l'Iva. L'Iva, infatti, non può essere scontata in quanto si tratta di un'imposta comunitaria. Di conseguenza, l'Europa potrebbe mettere in mora l'Italia se si dovesse verificare un'eventualità del genere. Vi potrebbe essere anche un'ulteriore edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali.

Anche se, per questa specifica misura, occorrerà attendere la chiusura della rottamazione bis apertasi, ufficialmente, a fine luglio 2018. Di conseguenza, potrebbero essere riviste le stime delle possibili entrate derivanti da tali misure che, fino a qualche settimana fa, erano stimate in circa tre miliardi e mezzo di euro.

Le "liti potenziali"

La possibilità di accedere al condono rimarrebbe aperta anche durante le fasi prodromiche una vera e propria lite fiscale. Infatti, si potrebbe eccedere ad esso sia quando si riceve un processo verbale di constatazione, ad esempio a seguito di visita della Guardia di Finanza presso l'azienda o lo studio del professionista; sia nel momento in cui perviene al domicilio fiscale il vero e proprio avviso di accertamento.

In questa fase il contribuente che accede al condono fiscale, vedrà scontarsi eventuali sanzioni ed interessi calcolati sulle imposte da pagare. Di conseguenza, per poter chiudere la partita con il Fisco verrebbe aperta d'ufficio una procedura di accertamento con adesione.

Le vere e proprie liti tributarie

La facoltà di accedere al condono fiscale sarà aperta e consentita anche a chi, alla data di entrata in vigore del decreto, avesse in corso con il Fisco una vera e propria lite fiscale. Si tratta di una proposta avanzata dalla Lega di Matteo Salvini per ridurre il carico di contenzioso tributario. Infatti, anche se il giudizio si fosse concluso, indipendentemente dal fatto che il contribuente sia la parte vittoriosa o soccombente, aderendo al condono fiscale quest'ultimo non dovrà versare alcun tipo di sanzioni ed interessi. Certamente un bel regalo per molti se entrerà in vigore.