La Fattura Elettronica, come confermato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria partirà ufficialmente dal prossimo 1 gennaio 2019. Tutt'altro discorso invece per le sanzioni relative alla mancata o erronea trasmissione della stessa fattura elettronica. Se inizialmente il Governo M5S - Lega era orientato a concedere una moratoria di soli sei mesi, ora sembrerebbe che l'orientamento sia mutato. E, probabilmente, l'Esecutivo pare sia più disponibile ad introdurre nel Decreto Fiscale un' ulteriore dilazione aggiuntiva di tre mesi.
Di conseguenza, le sanzioni dovrebbero partire ufficialmente solo nel mese di settembre 2019
Le motivazioni del rinvio delle sanzioni
Ad annunciare la possibilità di un ulteriore rinvio di tre mesi per la partenza delle sanzioni è stato il Sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci, in quota Lega. L'annuncio sarebbe avvenuto durante una pausa dei lavori della Commissione Finanze del Senato. In pratica, il precedente termine del 30 giugno 2019 sarebbe spostato al 30 settembre 2019. Questo dovrebbe consentire un debutto più soft per il nuovo adempimento. Rendendolo, al contempo, più digeribile sia ai molti professionisti che ai soggetti privati, sia cittadini che imprese. In effetti si tratta di una sorta di compromesso tra diversi emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dalle opposizioni che spingevano per una moratoria estesa a tutto il 2019.
Una richiesta in questo senso era stata rivolta al Governo anche da parte della categoria professionale dei commercialisti ed esperti contabili.
Per completezza di informazione, ricordiamo che le eventuali sanzioni applicate a partire dal mese di settembre 2019, se dovessero essere approvate le modifiche al Decreto Fiscale, saranno ridotte.
Infatti, verrebbe applicato solo un 20% dell'imposta dovuta nel caso in cui la trasmissione della fattura elettronica non avvenga entro la scadenza mensile della liquidazione Iva ( di solito il 16 di ogni mese) ma entro quella del mese successivo.
La risposta del Governo alle problematiche sulla privacy
il Ministero dell'Economia e delle Finanze, come mette in evidenza "Il Sole24ore" avrebbe emesso una nota ufficiale in cui precisa che la consultazione degli archivi informatici dell'Agenzia delle Entrate viene svolta garantendo la massima sicurezza per quanto riguarda la tutela della privacy e la riservatezza dei soggetti interessati.
Infatti, sarebbe stato attuato un sistema di profilazione, identificazione e autenticazione di tutti i soggetti abilitati alla consultazione. Non solo il sistema adottato sarebbe in grado di tracciare non solo gli accessi effettuati, ma anche il tempo impiegato per tali accessi e la tipologia di operazione effettuata. La nota del Mef è stata letta durante il "question time" in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati dal Sottosegretario all'Economia Alessio Villarosa in risposta ad una precisa domanda posta da alcuni deputati di Forza Italia. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, inoltre, precisa che a seguito dei rilievi del Garante della Privacy si è immediatamente provveduto ad istituire un tavolo tecnico tra Agenzia delle Entrate e Garante per identificare le soluzioni più idonee per garantire il rispetto della privacy dei soggetti interessati.