Il Decreto Fiscale cambia nuovamente fisionomia. Ma, probabilmente, questa sarà la versione definitiva. Infatti, lunedì 26 novembre dovrebbe essere votato un nuovo emendamento, frutto del lavoro di compromesso tra maggioranza e governo, che dovrebbe contenere tutta una serie di provvedimenti. Tanto da essere definito emendamento omnibus. Dovrebbe essere fermato definitivamente il condono generalizzato, ma dovrebbe essere mantenuta la sanatoria per gli errori formali contenuti nelle dichiarazioni dei redditi. Inoltre, dovrebbe essere introdotto un nuovo prelievo dell'1,5% sulle attività di Money Transfer.
Ma ci dovrebbero essere anche degli stanziamenti a favore delle zone colpite da calamità naturali e una detassazione a favore del settore delle sigarette elettroniche. Infine dovrebbe essere rifinanziato il bonus bebè. Il nuovo emendamento omnibus sarebbe stato già depositato presso la Commissione Finanze del Senato.
Via alla sanatoria degli errori formali e bonus bebè
Il nuovo emendamento omnibus contiene una norma che andrebbe a cambiare e sostituire completamente l'articolo 9 del Decreto Fiscale eliminando di fatto il condono fiscale e introducendo la sola sanatoria per gli errori formali. D'altra parte viene fissata una data limite per la sanatoria degli errori. Questa coinciderebbe, come abbiamo messo in evidenza su Blastingnews nelle settimane passate, con il 24 ottobre 2018, data di entrata in vigore del Decreto Fiscale.
Gli errori formali potranno essere sanati, secondo quanto recita l'emendamento, con il versamento di 200 euro per ogni anno di imposta a cui si riferiscono. D'altra parte, il pagamento di quanto dovuto all'Erario potrà essere fatto, al massimo, in sole due rate. Una al 31 maggio 2019 e una al 2 marzo 2020.
Anche i nati nel corso del 2019 potranno beneficiare del Bonus bebé.
Infatti, la misura sarebbe stata rifinanziata dal Governo M5S - Lega. Ma con un'ulteriore novità. Infatti, l'emendamento che verrà votato lunedì 26 novembre dovrebbe introdurre anche una maggiorazione del 20% dell'assegno per ogni nuovo nato successivo al primo. L'assegno sarà poi differenziato a seconda delle soglie di reddito certificato dal modello Isee.
Per le famiglie con un reddito non superiore ai 25.000 euro annui l'importo del bonus sarà di 80 euro al mese. Mentre per le famiglie che presentano un Isee non superiore ai 7.000 euro annui l'importo dell'assegno sarà di 160 euro al mese. Ovviamente, il bonus sarà erogato per il primo anno di vita del minore
Rottamazione ter con rate più leggere
La Commissione Finanze del Senato avrebbe approvato un ulteriore emendamento del M5S che eleva il numero delle rate per chi decide di aderire alla cosiddetta rottamazione - ter. Infatti, queste dovrebbero passare dalle attuali 10 a 18. Di conseguenza, a partire dal 2020 le scadenze da rispettare non sarebbero più due bensì quattro. Mentre nel corso del 2019 le rate rimarrebbero solo due.
Comunque, nel corso del nuovo anno si dovrebbe pagare solo il 20% di quanto dovuto al Fisco. Le date fissate per i pagamenti del 2019 sono il 31 luglio e il 30 novembre. Successivamente, dal 2020, le scadenze diventeranno quattro. E precisamente il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.