Potrebbe essere la soluzione alla crisi "demografica" che sta colpendo la popolazione mondiale delle api, la specie in assoluto più prolifica per impollinare. Un team di ricercatori giapponesi sta testando delle vere e proprie api-robot, mini droni dotati della peluria tipica delle api che, rivestita con uno speciale gel in grado di catturare il polline e trasportarlo da una pianta all'altra.
Lo svela uno studio pubblicato sulla rivista Chem, che racconta questa scoperta dell'Istituto Nazionale di Scienze Industriali Avanzate di Tsukuba, in Giappone, che potrebbe rappresentare l'ancora di salvezza per le colture alimentari, di fronte al calo della popolazione mondiale di api.
Api in ritirata
Circa tre quarti delle piante da fiore del mondo e circa il 35 per cento delle colture alimentari di tutto il mondo dipendono infatti dall'impollinazione degli insetti, secondo una statistica del Dipartimento statunitense dell'Agricoltura. Ma le api, tra gli impollinatori più prolifici in natura, sono in declino in tutto il mondo, tanto che il mese scorso, il Fish and Wildlife Service statunitense ha inserito per la prima volta una specie autoctona di api tra le specie a rischio di estinzione.
Una scoperta quasi casuale, quella della possibilità di creare dei mini-droni che si comportano come delle api-robot. I ricercatori giapponesi stavano infatti cercando delle soluzioni per incrementare la capacità di impollinazione di insetti diversi dalle api, utilizzando uno speciale gel ionico che in realtà è il risultato di un tentativo fallito di creare liquidi elettricamente conduttivi e che era rimasto chiuso in un cassetto di una scrivania per quasi un decennio.
Un drone grande come una scatola di fiammiferi
Il team guidato da Eijiro Miyako, chimico presso l'Istituto Nazionale di Studi Industriali Avanzati di Tsukuba, ha provato ad applicare questo gel appiccicoso su un drone da 100 euro grande come una scatola di fiammiferi e dotato di una sorta di "peluria" come quella delle api, per catturare il polline da un fiore e depositarlo su un altro.
I primi test hanno dimostrato come il 37% dei tentativi di impollinazione hanno avuto successo. Per rendere fattibile l'utilizzo dei "robo-bees" (api-robot) si dovranno però, da un lato, ridurre il costo dei droni, e dall'altro implementarne la Tecnologia, sia per rendere automatica la guida dei droni (con un sistema Gps) che per incrementare la durata della batteria (attualmente appena tre minuti).