Facebook è da anni diventato parte integrante delle vite di ognuno di noi: c'è chi lo usa per lavoro, chi per divertimento e svago, ma in qualsiasi caso tutti passano almeno mezz'ora al giorno su Facebook. L'azienda, dopo più di 9 anni di fama, sta sfortunatamente passando attraverso continue bufere, con il risultato che sono scese anche le quotazioni in borsa della famosa piattaforma. Inoltre, il social network sta subendo continue critiche, a causa della police per la privacy non molto 'efficace' e per i frequenti cambi nell'algoritmo, che non piacciono molto agli utenti più attivi della piattaforma.
Gli ultimi avvenimenti e le dichiarazioni, specialmente quelle fatte dal co-fondatore di Whatsapp, sembrano non essere molto d'aiuto a Mark Zuckerberg.
'Cancellate Facebook', ecco perchè Brian Acton ha fatto queste dichiarazioni
Brian Acton è noto per essere stato il co-founder della famosissima app di messaggistica istantanea, WhatsApp. Nel 2014 Acton ha venduto a Mark Zuckerberg la popolare app di messaggistica per circa 19 miliardi di dollari, guadagnandone 6,5. Brian Acton ha lasciato definitivamente la società solo lo scorso anno, tuttavia oggi, 21 marzo, nelle ultime ore si è creata una polemica attorno al suo nome, poichè Acton si è unito alla campagna su Twitter che incita gli utenti a cancellarsi da Facebook, usando l'hashtag #deletefacebook per fare propaganda a questa idea .
It is time. #deletefacebook
— Brian Acton (@brianacton) 20 marzo 2018
Le motivazioni del tweet del co-founder di WhatsApp
Ci si chiede ora quale siano le motivazioni di questa campagna promossa dal co-founder di Whatsapp. Molti pensano che alla base del tweet di Brian Acton ci sia il caso Cambridge Analytica, una società inglese che avrebbe avuto la possibilità di analizzare i profili di milioni di utenti, in modo da poter influenzare la campagna elettorale americana a favore di Donald Trump.
Altri stanno ipotizzando che quella di Brian Acton sia una mossa per screditare il social network, poichè egli avrebbe investito molti soldi per Signal, un'app che mira a sostituirsi a Whatsapp. Ciò che si evince, tuttavia, dai tweets successivi di Brian Acton, lascia intendere che egli abbia iniziato questa agguerrita campagna contro Facebook, a causa delle forti lacune che il social network ha in fatto di privacy. A tal proposito, lo scopo di Acton sarebbe esclusivamente quello di incitare tutti gli utenti a tutelare al meglio la propria privacy.