Nelle ultime settimane è emerso che i dati di 87 milioni di utenti sono stati presi in modo improprio da Cambridge Analytica tra quelli presenti nel social network Facebook, creato da Mark Zuckerberg. La situazione è diventata uno scandalo di grandi proporzioni per la piattaforma popolare, ed è anche un promemoria per gli utenti sull'importanza di preservare la privacy delle loro informazioni. Per questo motivo, è necessario che gli utenti imparino a utilizzare le opzioni offerte dai social network come Facebook o servizi come Google, tutti i dati che queste organizzazioni sono in grado di raccogliere e come possono fare per dare loro meno informazioni se lo desiderano.

Tutti i dati che Cambridge Analytica ci ha sottratto tramite Facebook

Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica molti utenti sono corsi al riparo, ricercando le soluzioni per riuscire al meglio a proteggere i propri account e la propria privacy, ormai compromessa da Facebook. La prima possibilità che gli utenti possono sfruttare è presente già sulla stessa piattaforma fondato da Mark Zuckerberg: attraverso l'opzione "Impostazioni account generali", le persone possono entrare nella sezione "Scarica una copia delle informazioni" e scoprire tutti i dati che Facebook ha raccolto sul proprio conto. Secondo una ricerca condotta da Brian X. Chen, un giornalista del New York Time ciò che il social è riuscito a sottrarre dai nostri profili si trova in una sezione chiamata "Indice".

Quali sono i dati più pericolosi di cui Facebook si è appropriato?

A quanto pare, tramite il social Network ci sarebbero stati sottratti alcuni dati che possono sembrare innocui, come la data di entrata e uscita da Facebook, l'elenco dei contatti cancellati o bloccati e quando l'utente ha deciso di eliminarli dal proprio profilo.

Sfortunatamente, ci sono anche parecchi dati più importanti e pericolosi, tra cui il fatto che il social network di Mark Zuckerberg è in grado di salvare l'intero elenco di contatti dal cellulare dell'utente. Infine, la cosa che Brian ha ritenuto essere la più spaventosa e allo stesso tempo pericolosa si troverebbe in una sezione chiamata "Inserzionisti con le tue informazioni di contatto", che elencherebbe tutti i nomi degli inserzionisti che memorizzano ho hanno memorizzato le informazioni dell'utente nei propri database.

Quando Brian ha fatto questa ricerca sul suo account ha detto di aver trovato un elenco di circa 500 marchi con la quale l'uomo non aveva mai interagito. Dei dati che risultano essere davvero assurdi e spaventosi e rendono necessario un approfondito controllo da parte di ogni utente che fino ad oggi ha utilizzato Facebook senza essere consapevole del pericolo che esso potesse rappresentare per la privacy.