A riportare ufficialmente la notizia è Check Point Software Technologies, una società che si occupa prevalentemente di sicurezza informatica. A quanto sembra, gli hacker e, o comunque i cybercriminali in generale, stanno utilizzando sempre l'applicazione di messaggistica Telegram per scambiare informazioni, ''assumere'' nuovi collaboratori, corrompere alcune figure professionali e altro ancora. Nello specifico, a fare gola è la crittografia end-to-end che consente solo ed esclusivamente al mittente e al destinatario di leggere il contenuto dei messaggi.

Nessuno, in teoria, potrebbe ficcare il naso dall'esterno.

Dunque, si può confermare che l'app rivale di Whatsapp è diventato il social preferito dei criminali.

Telegram: i pericoli e le truffe

L'applicazione russa è nata appena nel 2013, molti anni dopo Whatsapp, e al giorno d'oggi ha raggiunto la soglia di 200 milioni di utenti attivi al mese. Proprio per la crittografia end-to-end, che tra l'altro è presente anche sul rivale dall'icona verde, la piattaforma russa è diventata una base per attività losche senza essere spiato dalle autorità competenti.

Questa è la nuova frontiera delle attività illegali: fino a qualche anno fa, il tutto era saldamente ancorato al famoso Deep Web, quella parte di Internet che i normali motori di ricerca non possono raggiungere.

Il vantaggio, all'epoca del Dark Web era l'anonimato di coloro che navigavano, oltre ovviamente, a presentare una zona online accessibile solo con appositi programmi.

Questa migrazione verso un social network nasce dalla semplicità di utilizzo di Telegram. In fondo, con un solo telefono è possibile gestire chat con persone, di gruppo, o addirittura dei canali.

Spesso, se si sa dove orientarsi, è molto facile trovarsi in canali di materiali pedopornografici, o pornografia in generale, oltre che altri atti illeciti, come la vendita di prodotti che ''scottano''.

I canali che trattano argomenti illegali, troviamo al momento Dark Jobs, Dark Work e Black Markets, in cui vengono pubblicate offerte di lavoro illegali con tanto di ''bollino'' che indica la pericolosità del lavoro.

Ma non solo: è anche possibile trovare documenti in vendita che sono stati rubati in precedenza, e diverse tecniche di falsificazione.

Molti di voi si chiederanno la differenza tra Telegram e Whatsapp. È subito spiegata: come riportato dai ricercatori della Check Point Software Technologies, l'app russa ha un grado di sicurezza maggiore e i contenuti sono maggiormente protetti. In pratica, usare Telegram, significa trovarsi in una botte di ferro.