È stato pubblicato oggi, uno studio lungo due anni sugli aggiornamenti di sicurezza di Android. Esso ha rivelato un divario in termini di tempo angosciante tra le patch software che le aziende Android affermano di avere sui loro dispositivi e quelle che effettivamente fanno installare sugli Smartphone.
Proprio questo fine settimana al centro del dibattito c'è la privacy di Facebook con Zuckerberg che è stato anche chiamato al Congresso. La questione è sempre la stessa, la fiducia del consumatore. Facebook è la più grande azienda tecnologica statunitense meno affidabile e Android potrebbe essere il sistema operativo equivalente: utilizzato da 2 miliardi di persone in tutto il mondo, ma è suscettibile a gravi problemi di privacy e della sicurezza degli utenti.
Android e la sicurezza: un problema dovuto alla popolarità?
Il divario tra Android e la sua nemesi, iOS di Apple, è sempre stato ridotto alla fiducia nei confronti dei clienti. Apple, a differenza del vasto e variegato Android, lancia sempre e solo un paio di modelli di iPhone, ognuno dei quali viene aggiornato con regolarità e per un lungo periodo di tempo. Possedendo un iPhone, puoi essere sicuro che sei tra gli utenti prioritari di Apple, mentre con un dispositivo dotato del sistema di Google, come evidenziato oggi, non puoi nemmeno essere sicuro che gli aggiornamenti sulla sicurezza che ricevi siano veritieri.
Oltre alla questione delle false dichiarazioni sulla sicurezza, ecco alcuni degli altri principali problemi che affliggono la piattaforma: gli aggiornamenti sono lenti, e non arrivano a tutti.
Le cose sembravano peggiorare alla fine dell'anno scorso, quando i nuovi dispositivi di novembre avevano la versione Nougat del 2016. Android Oreo ha ora circa otto mesi, il che significa che siamo più vicini al lancio della prossima versione, la P. Questi dati sono confermati anche dal fatto che i dispositivi più utilizzati adottano ancora le versioni Marshmallow (per fasce basse) e Nougat.
Huawei è forse l'esempio più famoso di un produttore di telefoni Android potenzialmente in conflitto con agenzie di spionaggio statunitensi che esortano apertamente i propri cittadini a evitare i telefoni della casa cinese per la propria sicurezza. Non è stata ancora presentata alcuna prova concreta del fatto che la società abbia fatto qualcosa di improprio, tuttavia gli Stati Uniti non sono l'unico paese a esprimere preoccupazione.
Android rimane vulnerabile, grazie in parte alla permissività di Google. È interessante notare che, quando la violazione dei dati di Facebook è diventata pubblica e le persone hanno iniziato a esaminare quali dati erano presenti sul social network, sono state raccolti dati su chiamate e i messaggi solo sul sistema operativo di Google. Perché non l'iPhone? Poiché la filosofia di Apple Walled Garden rende molto più difficile, praticamente impossibile, che un utente acconsenta inavvertitamente alle app di avere accesso alla privacy degli utenti.