Tik Tok, social network cinese lanciato nel settembre 2016, è nel mirino del Garante per la protezione dei dati personali in seguito alla tragedia avvenuta nel palermitano il 21 gennaio. L'autorità a garanzia della privacy è intervenuta disponendo come piano di emergenza l'immediato blocco di tutti gli account per i quali non sia stata accertata l'età anagrafica. Il divieto durerà fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni.

Rischi e violazioni del social network

La leggerezza è a monte, nella fase di registrazione.

Il social cinese che ha spopolato sopratutto tra i giovanissimi, non prevede un controllo di security che blocchi l'utente in caso di falsa dichiarazione permettendo ai minori di 13 anni di iscriversi e di entrare nel pericoloso mondo della condivisione online.

L'informativa rilasciata agli utenti è standard e non comunicativa se riferita al bacino di utenza non adulta, opportuno sarebbe inserire degli alert chiari e di rapida comprensione così da spingere alla riflessione i più piccoli e avvertirli dei rischi ai quali si stanno esponendo.

Le impostazioni di default prevedono il profilo pubblico, rendendo i contenuti liberi da vincoli di visibilità. Tale impostazione predefinita non rispetta la normativa sulla protezione dei dati che stabilisce l'utilizzo di misure che garantiscano, di default, la possibilità di scegliere se rendere o meno accessibili i dati personali ad un numero indefinito di persone.

Tik Tok ribadisce la tutela della privacy come caposaldo della loro politica aziendale e comunica che sta analizzando l'informativa ricevuta dal Garante con il fine di rafforzare le misure di controllo e proteggere la propria community.

Tik Tok punta sul 'doppiaggio'

Nata nel 2016 dall'idea di un imprenditore cinese con l'obiettivo di creare una piattaforma ludica e divertente basata sul "doppiaggio" di video di pochi secondi, la community di Tik Tok oggi è diventata numerosa anche in seguito all'isolamento anti-contagio, allargandosi a macchia d'olio tra adolescenti e preadolescenti.

Target innovativo e di grande impatto, basato sulla velocità comunicativa, che prevede video di non più di 60 secondi nati per creare "momenti live" da condividere.

Social Network di tendenza che ha registrato nell'ultimo periodo una grande crescita degli utenti. Aumenta la community, aumentano i rischi: challenge, contenuti offensivi, istigazione all'odio e alla violenza, perdita del contatto con la realtà.

Cosa si può fare per cercare di proteggere e controllare i minori?

Abilitare il parent control, software che permette di bloccare l’app dal telefono di un minorenne. Il parent control permette di scegliere quali applicazioni non è possibile scaricare e anche il tempo massimo di utilizzo dello Smartphone. Se l'App è già stata installata, impostare l'account in modalità privata ed impostare i filtri sulla visualizzazione dei contenuti. Si può inoltre impedire agli altri utenti di commentare i post, allontanando così la possibilità di critiche che incitino all'odio o al bullismo. Consigli pratici da aggiungere al tentativo di informare e formare all' uso consapevole dello strumento, tanto potente nel mondo online quanto nelle conseguenze nell'universo offline.