Mentre tim, vodafone, wind e Tre si preparano a dire addio alla fatturazione a 28 giorni, Iliad, che si appresta a diventare uno dei concorrenti più potenti per gli operatori Telco, non sta certo a guardare. Grazie alla Legge n. 172/17, le compagnie telefoniche saranno obbligate a riportare la tariffazione mensile, non senza qualche polemica su eventuali rincari.

Tim, Vodafone, Wind e Tre e il doloroso ritorno alla bolletta a 30 giorni

I 4 operatori hanno annunciato le date in cui la fatturazione tornerà ad essere mensile. Per Tim si parte il 5 marzo e subito i nuovi clienti che attiveranno le offerte con l’operatore italiano usufruiranno del rinnovo mensile mentre per i già clienti ricaricabile bisognerà aspettare il rinnovo successivo.

Vodafone ha comunicato che tornerà alla bolletta a 30 giorni il 25 marzo mentre per 3 Italia la data di avvio è fissata al 24 marzo. Wind ha ufficializzato le date del 4 e 5 aprile per le offerte telefoniche mobili e per il fisso.

Dopo le polemiche inerenti gli aumenti da parte delle compagnie, probabilmente dell’8,6%, per i clienti sostanzialmente non cambia nulla. Gli operatori manterranno inalterati i guadagni nonostante le mensilità non saranno più 13 ma 12 mentre i clienti continueranno a pagare la stessa cifra corrisposta fino ad oggi e non di meno come qualcuno aveva pensato. In ogni caso i clienti potranno recedere senza penali né costi di disattivazione fino al giorno prima l’entrata in vigore della tariffazione mensile.

Iliad sta a guardare?

In tutto questo il nuovo operatore mobile low cost Iliad potrebbe giocare d’anticipo. Tutto dipende quando avverrà il debutto della compagnia francese, se riuscirà a sbarcare nel nostro Paese prima di marzo oppure no. Nel primo caso avrebbe grosse chance di rubare una buona fetta di clienti ai vari Tim, Vodafone, Wind e Tre.

Ma il ruolo dell’operatore transalpino potrebbe non essere finito qui. Il 31 marzo scadrà il termine per l’Agcom di definire le procedure di gara per i diritti d’uso delle frequenze in vista del 5G.

Anche se si parla del debutto per la fine di febbraio, considerando la nomina del giovane Ceo Benedetto Levi, la banca d’affari tedesca Berenberg vorrebbe non rimandare il lancio.

In ogni caso l’asta per il 5G si svolgerà il prossimo 30 giugno e anche Iliad potrebbe partecipare. Il suo interesse è tutto per la banda 700 Mhz, che le darebbe modo di migliorare le prestazioni della sua frequenza, la copertura è tutto per l’azienda transalpina, sopratutto se intende davvero del filo da torcere agli operatori già presenti senza contare che è ancora da chiarire come intenderà commercializzare le sim. Iliad avrebbe messo in campo un miliardo di euro per gli investimenti relativi ai prossimi 10 anni.