Il turismo va "a nozze" con la cultura. È da un po' che a Torino tentano di farli sposare. I piazzisti erano oggi il presidente della Camera di Commercio Vincenzo Ilotte e la segretaria della Fondazione per la cultura,Angela La Rotella che, dopo essersi incontrati ad una cena di lavoro, hanno deciso di concretizzare il connubio tra cultura e azienda. Il sindaco Fassino, naturalmente, ha benedetto quest'iniziativa, definendola: “Inedito e originale progetto”'

Mancavano, però, 2 milioni di euro, anche se il ministro alla cultura Dario Franceschini, all'inaugurazione a Palazzo Madama, il mese scorso, della mostra "Da Poussin agli impressionisti", ha assicurato che nel suo bilancio ci sono 3 milioni di euro da destinare.

Evidentemente non verranno destinati esclusivamente ai "novelli sposi" torinesi, ma al settore della cultura di tutta l'Italia.

Quella di "due cuori e una capanna" è una favola che, se non convince il turista maturo, ancor meno lo fa con un imprenditore abituato a guardare ai bilanci della sua azienda. Così, Camera di commercio e Comune hanno deciso di rivolgersi direttamente alle 17mila imprese della città che possono scegliere la propria "metà di cielo" sul sito della Fondazione per la cultura. Ci si può "sposare" già a partire dall'estate con "Torino Classical"o con "Mito Settembre Musica", oppure con "Todays"per quanto riguarda il rock. L'alternativa è aspettare "A Torino un Natale coi fiocchi".

Per il l prossimo anno si possono scegliere la "Biennale di Democrazia" o il "Torino Jazz festival",inaugurato nel corso del 2016 dal batterisita Tom Bancroft. Per il mondo economico, secondo Vincenzo Ilotte, si tratterebbe di investimenti importantt, datele ricadute economiche quantificate, con la Fondazione Fitzcarraldo, in 5,7 milioni di euro, più i 420 mila di costi di produzione per i due concerti degli U2 dello scorso settembre.

Più di 6mila sono stati i pernottamenti, con un tasso di occupazione dell’82,4%. Naturalmente, c'è stata grande soddisfazione tra gli albergatori e un'ottima reputazione online per la città, grazie al flusso di turismo religioso, culturale e tecnologico.

Dalla Sindone allo spazio

In vista di pianificare le migliori strategie di marketing, all’Ostensione della Sindonesi è presentato un52% di turisti che già avevano visitato la città di Torino.

Il 36%, invece, vi era giunto per la prima volta. Per quanto riguarda un'altra rilevazione, invece, il 30% delle persone aveva viaggiato con famiglia o coniuge. Oltre al Museo della Sindone, ilMuseo Egizio e il Museo Nazionale del Cinemasono statii più visitati. Tornando alla Sindone, i pellegrini venivano dal nord-centro Italia, da Francia, Gran Bretagna, Spagna e Polonia, dagli Stati Uniti. Quando c'è stato ilPapa, tra il 21 e il 22 giugno, il "Barometro alberghi" ha registrato 5mila pernottamenti, con un tasso di occupazione del 67,1%.

Nella scorsa edizione di"Aerospace & Defense Meetings"a novembre, al Lingotto ci sono state 306 aziende fornitrici, 174 buyer italiani e stranieri da 34 Paesi, tra cui la Corea del Nord.E poi Giappone, Israele, Malesia, Marocco, Messico, Russia, Sudafrica, Thailandia, Turchia, Tunisia, oltre a diversi Paesi europei.

Considerati questi numeri, gli imprenditori potranno scegliere se "sposarsi" con un evento in nozze di cotone da 250 euro, nozze di carta da 500 euro, nozze di zucchero da 1.000 euro, nozze di bronzo da 2.000 euro, d'argento da 5.000 euro, d'oro da 10.000 euro, oppure nozze di diamante da 10.000 euro. In tal modo legherebbero la propria immagine alla cultura della città, investendo sul futuro culturale di una Torino ormai matura, con l'inserimento del nome dell'azienda che ha partecipato ad un determinato evento sui maxischermi o nelle cartelle stampa del progetto.