Ci sono importanti novità al 12 febbraio 2015 per quanto riguarda il delitto Yara Gambirasio che emergono dalla lettura di ben 133 pagine di consulenza informatica, che sembrano aggravare il peso degli indizi che al momento trattengono in carcere il muratore di Mapello con pesantissime accuse. Il giudice che si occupa di questo drammatico caso di cronaca nera, e cioè il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri, ha dato mandato ai periti Daniele Apostoli e Nicola Mazzini di passare al setaccio il personal computer di Bossetti e ciò che è venuto fuori dai rilievi è alquanto preoccupante nella delineazione del suo profilo psicologico.

Secondo quanto scrive l'Eco di Bergamo, nei classici "motori di ricerca" di Internet l'uomo azzardava pericolose parole chiavi come "tredicenni" o "ragazzine". Ci sarebbero anche accessi a siti a luci rosse. I rilievi si riferiscono all'arco temporale che va dal 9 febbraio 2002 al 29 maggio 2014. Ricordiamo che Yara Gambirasio aveva appunto l'età di tredici ani quando è stata uccisa. Solo una coincidenza? La giovane morì di ipotermia dopo essere stata abbandonata in un bosco, con ferite da arma da taglio, indebolita al punto da non potersi alzare per cercare aiuto.

Se queste informazioni saranno confermate in un sistema garantista come il nostro va precisato che in sede processuale bisognerà dimostrare che c'era proprio il muratore Massimo Bossetti a digitare queste parole chiave e non un'altra persona.

Va anche precisato che l'accesso a siti a luci rosse è piuttosto diffuso, non rappresenta certo un'anomalia particolare, mentre l'attenzione deve piuttosto soffermarsi sulla morbosa ricerca di termini come "tredicenni" o "ragazzine" che sembra la spia di un'inclinazione verso preferenze non lecite. Ancora una volta questo caso dimostra che le moderne indagini si basano soprattutto sulle tecnologie.

Sono stati infatti i rilievi sul dna a portare in carcere Bossetti, anche se i suoi legali contestano almeno in parte le risultanze e proprio per questi motivi hanno presentato istanza di scarcerazione del loro assistito.