Che fine ha fatto lapo Elkann? Se lo stanno chiedendo in molti in queste ore, dopo che il caso dell’arresto, per aver inscenato il proprio falso sequestro, ha monopolizzato i giornali di tutto il mondo. A darci la risposta, ancora una volta, è l’informatissimo Alberto Dandolo di Dagospia, il primo giornalista che, a poche ore dal fattaccio, ha ricostruito con dovizia di particolari i retroscena della boccaccesca vicenda. Innanzitutto Lapo sta bene: si sta riprendendo dai due giorni di bagordi, dopo essere stato scarcerato dalla polizia di New York.

Lapo ancora a New York

Lapo avrebbe deciso di rimanere ancora negli Stati Uniti e di non tornare in Italia su un volo privato, come sembrava in un primo momento. Le motivazioni della scelta, concordata con la famiglia e con il gruppo di avvocati che lo sta seguendo in queste ore, sono chiare: non pregiudicare ulteriormente la sua posizione ed assumere un atteggiamento collaborativo con la giustizia americana. Infatti è prevista per il 25 gennaio l’udienza presso la Corte di New York per difendersi dal reato di denuncia alla polizia di falso sequestro, che prevede una pena di due anni di reclusione. L’erede degli Agnelli è anche cittadino americano e non vuole incorrere in ulteriori problemi lasciando il Paese.

Secondo Dandolo sarà la zia prediletta, la stilista Diane von Furstenberg, ad occuparsi di lui in questo periodo, ospitandolo in una delle sue ville fuori città, al riparo da paparazzi e curiosi.

La strategia difensiva

Nel frattempo lo staff di legali messo su dalla famiglia sta studiando le carte. La strategia difensiva sembra chiara: puntare sulla momentanea incapacità di intendere e volere del rampollo durante la telefonata in cui avrebbe presumibilmente finto il sequestro.

E puntare i riflettori sull’altra protagonista delle folli 48 ore a base di sesso, alcol e droga, la pretty woman Curtis Marie McKinstry – che, va ricordato, al momento non risulta indagata – ed, in particolare, sul ruolo che avrebbe ricoperto nella vicenda. Nello specifico si vuole verificare se la trans abbia in qualche modo minacciato Lapo, tanto da indurlo a percepire una situazione di pericolo. Si intende quindi far passare Elkann come vittima degli eventi e delle sue debolezze. Vedremo a gennaio cosa diranno i giudici di Manhattan.