Questa mattina 27 gennaio nei siti di gossip era rimbalzata la notizia su un presunto malore che avrebbe colpito Maurizio Costanzo. Addirittura c'era chi parlava di un ricovero d'urgenza a causa di un attacco cardiaco. D'altronde si sa quanto in rete notizie di questo tipo tendono a diventare virali in un battito di ciglia. La smentita per fortuna però è arrivata dal diretto interessato che ha voluto replicare a queste voci corse sul suo stato di salute.
Costanzo risponde su facebook per smentire il malore
Costanzo sulla sua pagina di facebook non manca di ironizzare.
Il presentatore e conduttore tv precisa di aver avuto una bronchite e che in questo momento si sta curando per evitare che diventi una polmonite ed invece gli è toccato leggere sui social che sarebbe stato ricoverato d'urgenza per un attacco cardiaco. Inoltre sottolinea che anche la moglie Maria De Filippi sta bene a dispetto delle voci che davano ricoverata per un malore anche la conduttrice di Uomini e Donne. Costanzo come per testimoniare il suo buono stato di salute ha aggiunto che in questo momento sta lavorando e che martedì registrerà 'L'Intervista' che verrà mandata in onda giovedì sera.
Non manca qualche commento velatamente ironico sul Festival di Sanremo: "Diciamo che tutti cantano Sanremo, a volte in modo intonato, a volte in modo stonato e fuori luogo".
A corredo di questo post su facebook Costanzo ha pubblicato un foto in cui lo si vede con in mano Il Corriere della Sera mentre con l'altra fa un gesto scaramantico.
Intanto può godersi i risultati della sua intervista a Diego Armando Maradona che è andata in onda nella giornata di ieri in seconda serata su Canale 5. Il programma ha raggiunto il 13% di share, corrispondente a 1 milione e 400mila spettatori.
Insomma anche la seconda edizione di questa trasmissione sta rispondendo bene alle attese.
Tornando alla bufala sul malore, Maurizio Costanzo ha tradito un certo fastidio nei confronti dei pettegolezzi che sono circolati nei suoi confronti ed anche su Maria De Filippi. D'altronde l'esposizione mediatica per motivi professionali non può giustificare la diffusione di notizie che non presentano alcun fondamento.