Ad un anno esatto dalla vittoria del famoso talent (andato però in onda nei primi mesi del 2017), torna a far parlare di sé il 19enne Valerio Braschi. Il ragazzo di Santarcangelo di Romagna, dopo aver ricevuto in premio un assegno da 100.000€ e la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette, si appresta ad iniziare uno stage al ristorante Atman, presso lo chef Igles Corelli.
Ecco cosa ci ha raccontato
Cosa ti ha spinto a partecipare a Masterchef così giovane? Eri convinto di poter arrivare fino in fondo?
"Mi hanno convinto gli amici a forza di chiedere e richiedere.
Io ci credevo. Certo, magari non pensavo di vincere, ma ho sempre pensato di arrivare in fondo, in modo che il sacrificio di aver perso l’anno scolastico fosse servito a qualcosa".
Fin da subito hai mostrato grande creatività, accompagnata da una forte voglia di imparare e una positività estrema. Hai degli idoli a cui ti ispiri caratterialmente?
"Io sono sempre stato così. Ho partecipato al talent per giocarmi la mia gara, mettendomi al pari degli altri. Non mi sentivo inferiore, ed è stato un bene, perché se fossi partito con la convinzione di essere eliminato non sarebbe andata così. Quindi è fondamentale essere sempre positivi! Ovviamente ho anch'io dei grandi idoli, dallo chef Jamie Oliver a Daniel Facen".
Cos'è cambiato nella tua vita dopo il talent? E quali esperienze lavorative hai fatto da quando sei uscito?
"Secondo me sono sempre lo stesso, ugualmente scherzoso e simpatico! Dopo questa esperienza ho avuto alcune opportunità in cucina: in questi mesi ho partecipato a molti eventi e presto inizierò la mia prima avventura in un ristorante.
Non vedo l’ora!"
Com'era e com'è il rapporto con i 4 giudici?
"Il rapporto coi giudici era ottimo, specialmente con Chef Carlo cracco. Lui è davvero un 'grande', mi motivava continuamente e questo mi ha aiutato molto, e chissà come sarebbe andata se non ci fosse stato lui! Dopo il talent ho continuato a sentire spesso sia lui che Chef Bruno Barbieri".
Cosa consigli ai giovani chef? Meglio un'esperienza simile alla tua, o partire lontano dai riflettori?
"Il consiglio che sento di dare ai giovani aspiranti chef è quello di darsi da fare e lavorare duro. Io ho vinto un talent ma questo non fa di me un cuoco. Diventare uno chef è il mio obiettivo, e MasterChef mi ha dato una spinta verso la cucina, ma adesso sta a me giocarmi bene le carte e sfruttare le occasioni che mi si presenteranno, credendoci sempre!"
Ringraziamo il giovane e talentuoso Valerio, augurandogli di raggiungere tutti i suoi obiettivi, continuando a lavorare con la voglia e la positività che lo contraddistinguono.