‘Dietro ogni donna c’è una prostituta’. Nei giorni scorsi lo psichiatra Raffaele Morelli aveva espresso questo concetto durante un’intervista radiofonica sul caso Harvey Weinstein. Sulla questione sono tornate Le Iene con l’inviato Matteo Viviani che ha deciso di approfondire il discorso intervistando lo psicoterapeuta milanese. ‘Questo produttore non è uno stupratore ma un uomo che esercita la sua azione di dominio come modalità relazionale’. Il sessantanovenne ha spiegato che fare l’amore è l’unico modo che il cervello ha per realizzare se stesso.
‘Quest'uomo non godeva ma voleva dominare e umiliare. In questo caso non è previsto l’innamoramento’. Morelli ha sottolineato che una persona del genere vuole soltanto che la donna ceda alle sue richieste. Per lo psichiatra Weinstein è una persona profondamente triste. ‘L’ha mai visto ridere, guardi le donne che gli stanno vicino hanno il gelo negli occhi’. Il professionista ha rimarcato che un personaggio simile vive un enorme disagio interiore.
'Molte attrici ritenevano di condurre le danze'
Lo psicoterapeuta si è poi soffermato sulle vittime del produttore americano. ‘Molte donne ritenevano di condurre le danze, magari fingendo un orgasmo. Poi si sono trovate di fronte ad un uomo che non è uno stupratore ma un dominatore che incalza con meccanismi che non conosci’.
Raffaele Morelli ha precisato che i produttori sono persone molto acute ed abili nel cogliere le debolezze degli altri. ‘Se dovessimo portare in tribunale la violenza psicologica andrebbe alla sbarra il 90% del paese. Quante volte si dice un sì ad un capo invece di un no. Può capitare anche ad un uomo di essere accondiscendente di fronte a delle cose che non si condividono per nulla’.
Per Morelli le ragazze che hanno ceduto alle avance di un uomo potente senza avere la forza di reagire non possono essere definite vittime di violenza sessuale. ‘Una persona che si è prostituita per il successo dopo anni si sente sporca. In ogni donna è presente il fatto di poter usare la seduzione per ottenere un vantaggio’.
'La donna santa non esiste'
Lo scrittore ha precisato che i vantaggi non devono essere necessariamente economici: 'In alcuni casi possono essere anche affettivi’. Lo psichiatra ha spiegato che l’essere umano fin dagli albori 'semina' l’idea che l’affettività sia legata ad un vantaggio. ‘A 21 anni sei dentro una psicologia sognante ed in questo stato sei più facilmente preda dell’uomo dominatore. In questo caso bisogna sapere che qualsiasi successo si voglia raggiungere deve basarsi sulle proprie capacità’. Il professionista milanese ha sottolineato che Weinstein dovrebbe andare da un terapeuta bravo per imparare a riconoscere il suo lato malvagio e distruttivo. Morelli ha evidenziato che si fa bene a parlare di queste vicende: 'Solo così si fanno capire i rischi che si corrono'.
Per lo psicoterapeuta la donna santa non esiste: ‘Se esiste è una grave malattia’. Per il sessantanovenne molte delle attrici che stanno parlando del loro passato sono esibizioniste. Le affermazioni di Morelli hanno diviso il web con reazione di sdegno e pesanti critiche nei confronti del noto psichiatra.