In principio fu Harvey Weinstein. Dopo lo scandalo per le denuncie di molestie sessuali contro il produttore americano da parte di molte donne, tra le quali anche Asia Argento, è partita una valanga di rivelazioni, confessioni e atti d’accusa che hanno finito col coinvolgere anche il mondo italiano del cinema. L’inchiesta del programma Le Iene, in particolare, ha puntato il dito su una serie di episodi che avrebbero riguardato soprattutto il regista Fausto Brizzi, il quale ha visto in pochi giorni compromesse la carriera e la vita familiare. Anche se la moglie, l’attrice Claudia Zanella, nella sua prima dichiarazione dallo scoppio dello scandalo, ha ribadito che per ora si tratta “solamente di voci e tali restano”.

Una marea di dichiarazioni

Ma in molte tra le protagoniste dello spettacolo hanno sentito il bisogno di dire la loro: dalla novantenne Gina Lollobrigida che ha ricordato due vere e proprie violenze subite in gioventù, fino a Miriana Trevisan che ha descritto le avances pesanti che a suo dire avrebbe subito una ventina di anni fa dal premio Oscar Giuseppe Tornatore. E poi le confessioni di Nancy Brilli, che nell’austero salotto di Bruno Vespa ha parlato di un produttore definito dai suoi sodali come il “c… più ciucciato d’Italia”, fino allo strano caso di Alba Parietti che, come sottolineato da Libero, dieci giorni fa asseriva in un’intervista al Giorno di non aver mai subito nulla di spiacevole, per poi rivelare ai microfoni televisivi di essere stata molestata a 17 anni da un potente produttore, deceduto da anni.

La disavventura di Mara Venier

Ultima a parlare del passato è stata l’amatissima Mara Venier, presenza fissa del sabato sera per gli spettatori di Tu si que vales. Il suo racconto, affidato alle pagine di Oggi, ci riporta indietro di ben 25 anni. Una “cena elegante” a casa di un politico famoso, di cui però non fa il nome. Presenti anche due amici della conduttrice, che l’avevano accompagnata, ed altri dieci invitati.

Verso la fine della serata è arrivato un invito, apparentemente innocente, da parte del potentissimo personaggio a recarsi ad ammirare la sua collezione di quadri nelle altre stanze. Al ritorno in sala da pranzo, l’amara sorpresa: erano tutti andati via, compresi i conoscenti di Mara, per lasciarli soli. Alla Venier bastò un semplice “Guarda che hai capito male” per liberarsi dell’uomo ed andare via.

Ma in quel momento la rabbia della presentatrice era rivolta soprattutto verso gli amici che l’avevano condotta in quella casa e dai quali si era sentita tradita: “Quel politico avrebbe potuto dare una svolta alla mia carriera, che non era ancora esplosa, eppure decisi di andarmene – spiega Mara – ma ho sempre reagito così ad un certo tipo di comportamenti maschili, arrivando anche a dare due schiaffoni, quando ne è stato il caso”.