Non è Sanremo se non ci sono le polemiche. Ed ecco che puntualmente arriva il primo “incidente canoro” che più che al Festival a questo punto sembra essere un “giallo”. Questo perché una delle canzoni favorite “non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro è sospetta di essere un clone di un altro pezzo “Silenzio” di Gabriele De Pascali ed Ambra Calvani, presentato nel 2016 al festival e non ammesso. Il problema è stato che i cantanti che hanno presentato il brano hanno raccontato che il pezzo nasceva da uno precedente.

Il Regolamento:

Il regolamento del Festival dice che non si possono presentare pezzi già editi, ma come aveva già spiegato nel dettaglio, il vicedirettore di Rai1, Claudio Fasulo, un fattore importante è quello che all’interno del regolamento è presente la possibilità di campionare o utilizzare stralci addirittura di altri brani di altri autori, per un totale di durata non superiore al 30%.

Di conseguenza aveva aggiunto Fasulo, la canzone proposta ha i requisiti per essere un brano nuovo a tutti gli effetti. Ma oggi dalla maison Rai arriva il dietrofront.

Quanto alla 'scomparsa' dal sito della Rai del link del brano 'Silenzio', "è nella facoltà dei legali dell'autore chiedere di rimuovere dalla piattaforma web - aggiunge il vicedirettore - il link legato al brano.

Ne è stata chiesta la cancellazione e lo abbiamo tolto". Qualcuno fa notare che il link è scomparso stanotte: "Dite sempre che la Rai è lenta, stavolta siamo stati veloci", risponde Fasulo con un sorriso.

Come si risolverà la situazione?

La Rai è in riunione insieme all’autore e gli interpreti del brano e nelle prossime ore deciderà che fare: Escluderlo o far finta di niente aprendo così un precedente che si riverbererà nelle edizioni future?

Nel ritornello della canzone il duo cantava: “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”.

Nella pezzo interpretato da Ermal Meta e Fabrizio Moro il ritornello recita: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”.

Note dal web

Molti sul web, fanno notare che fra gli autori del brano c’è anche Andrea Febo, autore che realizzò proprio nel 2016 “Silenzio”. Lo stesso Febo aveva dichiarato la rielaborazione del suo brano. Se da una parte la presenza dello stesso autore potrebbe evitare le accuse di plagio, per Fabrizio Moro ed Ermal Meta non è detto che ciò li salvi da una prematura dipartita dal palco dell’Ariston.

Tutto ruota attorno all’esecuzione in pubblico di “Silenzio”, come si legge sul sito della Rai.

Se “Silenzio” risultasse già eseguita davanti ad un pubblico dunque Ermal Meta e Fabrizio Moro sarebbero passibili di squalifica.

Mentre la Rai sta valutando cosa fare, Claudio Baglioni, direttore artistico, invita alla prudenza chiarendo in quanto addetto ai lavori che, "in ogni caso non viene più considerato rilevante il ritornello nella canzone moderna, come un tempo. C'è tutta una giurisprudenza che va cauta su questioni di plagio, ormai siamo rovinati dal punti di vista musica popolare."

Plagio a Sanremo

Partiamo da un dato statistico: nel corso degli anni le accuse più o meno documentate sono state circa 200, di queste ben poche sono arrivate nelle aule dei tribunali e quasi nessuna ha ottenuto riscontri pratici.

Del resto è noto che una delle cose più difficili da dimostrare sul piano legale è proprio il plagio di una canzone.

1958 Domenico Modugno trionfa con Nel blu dipinto di blu, Antonio De Marco sostenne che Modugno con il supporto del suo coautore Franco Migliacci gli rubarono una canzone che lui aveva scritto un paio d’anni prima: Il castello dei sogni, mai incisa, ma eseguita al vivo.

1960 Renato Rascel e Tony Dallara vincono con Romantica. Qualche tempo dopo un musicista per hobby, Nicola Festa, accusò Rascel di aver copiato un suo brano intitolato Angiulella.

1970 Adriano Celentano e Claudia Mori vincono con Chi non lavora non fa l’amore, simile a Give Peace a Chance, incisa un anno prima dalla Plastic Ono Band.

e tantissimi altri, ma l’unico plagio fino ad oggi riconosciuto da un tribunale è quello di Taxi, brano scritto nel 1970 da Pace-Panzeri-Conti-Argenio e cantato da Antoine e Anna. La querelante, Maria Pia Donati Minelli, musicista dilettante, dopo una causa durata anni fu risarcita con 110milioni di lire. Taxi aveva plagiato la sua Valzer composta nel 1948.