Peccato di lesa maestà: è più o meno questo l’infamante reato che la maggior parte dei fans sta contestando in queste ore al rapper The Game, reo di aver pubblicato un fotomontaggio ritraente Tupac nell’atto di abbracciare i defunti XXXTentation e Lil Peep, considerati non meritevoli di un simile accostamento.

Il post e le reazioni

Il rapper di Compton, secondo l’opinione dei più agguerriti utenti di Instagram (social dov’è stato postato il collage incriminato), non avrebbe dovuto permettersi di affiancare la leggendaria figura di Tupac Shakur a quella di due ragazzini, il cui unico punto in comune con il rapper e attivista di East Harlem è soltanto quello di essere deceduti in giovane età.

“A volte, l’hip-hop si prende più di quanto dà”, ha scritto un commosso The Game come didascalia alla controversa istantanea. “Se Tupac fosse qui, avrebbe di sicuro abbracciato questa nuova generazione di rapper, perché aveva un’enorme passione per i bambini del suo tempo, e cioè gli adulti di oggi, nel pieno della loro vita”.

“Se Tupac fosse vivo, non avrebbe mai voluto aver a che fare con questi ignoranti!”, ha prontamente replicato uno dei migliaia d’inferociti followers dell’MC californiano, guadagnandosi l’accondiscendenza di tante altre hip-hop heads deluse.

Per quanto The Game abbia cercato, un po’ alla sua maniera, di rispondere nei commenti alla valanga di critiche mossegli per la sua presa di posizione, è altresì evidente che quella di postare un artwork del genere sia stata da parte sua una mossa alquanto azzardata: se è vero, infatti, che troppe volte i seguaci più nostalgici e di lunga data del Rap statunitense hanno cestinato a priori tantissime valide novità della scena, bisogna tuttavia puntualizzare che XXXTentation e Lil Peep, nello specifico, non abbiano rilevanti punti in comune – se non la prematura scomparsa, come accennato poc’anzi – con quello che è stato forse il più amato e rispettato rapper di tutti i tempi.

Non si può negare, certo, che sia XXXTentation che Lil Peep – proprio come Tupac – abbiano combattuto sin da giovanissimi con un soffocante senso di alienazione nei confronti della realtà circostante, ma il semplice male di vivere è oggettivamente una ragione troppo esigua per assecondare simili parallelismi, dal momento che soltanto in vaghissimi sprazzi la musica di entrambi può aver ricordato le atmosfere più introspettive dell’opera di Shakur.

Simili precedenti

C’è anche da dire, tuttavia, che The Game non è l’unico ad aver interpretato il trapasso di queste due giovani leve alla stregua della tragedia che scosse l’universo hip-hop nel settembre del 1996: il mese scorso, l’ex boss della Roc-A-Fella Records e mentore di Jay-Z, Damon Dash, ha assicurato ai microfoni di allhiphop. com che “in 15-20 anni, XXXTentation sarà visto dai nuovi fans del rap allo stesso modo di Tupac e Biggie”. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza.