Sono iniziate a Palermo da pochi giorni le riprese della seconda stagione della fiction Il Cacciatore che vedremo su Rai due a fine anno. Quattro puntate con Francesco Montanari protagonista, ancora una volta, di una serie concreta che già nella prima stagione ha portato in casa Rai bei numeri.

La serie

La serie Rai è tratta dal romanzo di Alfonso Sabella dal titolo "Il cacciatore di mafiosi". Sabella è un ex magistrato che viene trasferito da Termini Imerese a Palermo negli anni più caldi della lotta alla mafia. Il magistrato ha partecipato attivamente all'arresto di molti uomini di Cosa Nostra e, dalle sue vicende, ne ha tratto un romanzo, diventato fiction per la Rai.

La prima stagione

Il magistrato Saverio Barone è stato interpretato da Francesco Montanari, un uomo diviso tra il suo passato, il suo presente e il fututo. Ha avuto modo di conoscere la mafia sin da ragazzino e le immagini del suo passato tornano sempre nella sua mente, tormentandolo senza tregua. Un passato che si ripercuote anche nella vita di coppia e nella sua prima paternità. Barone ha un modo tutto suo di condurre le indagini, e spesso si scontra con i colleghi con i quali riesce poco a collaborare ma, alla fine, sembra che tutto vada per il verso giusto. Alla fine della prima stagione però non tutti i casi sono stati risolti e Saverio Barone continua ad essere tormentato.

La seconda serie

Le riprese sono appena iniziate a Palermo e poco si sa su come si svolgeranno i fatti di questa seconda stagione. Gli anni narrati prendono il via dal 1996 (anno in cui avevamo lasciato i protagonisti nella prima stagione). Saverio Barone è ancora tormentato e cerca in tutti i modi di aiutare la moglie nella crescita della figlia ma, allo stesso tempo, ha un chiodo fisso, ritrovare il piccolo Giuseppe Di Matteo e i suoi carcerieri, i fratelli Brusca che, già alla fine della prima serie erano ai vertici di Cosa Nostra.

La serie, ripercorre le vicende italiane di quegli anni senza lasciare nulla al caso, soprattutto lo stato d'animo dei personaggi.

Nella prima stagione, per esempio, molto emblematica è stata la figura di Vincenzina, la moglie del boss Tommaso Buscetta che nel corso delle puntate ha dato quasi un volto umano all'uomo passato alla storia come sangiunario.

Saverio Barone avrà il difficile compito di fare da anello da congiunzione tra la città e la magistratura che rappresenta. Accanto a lui ancora una volta la moglie Giada interpretata da Miriam Dalmazio (che abbiamo visto di recente in Rai insieme a Francesco Scianna per il film "La stagione della caccia" tratto dai romanzi di Andrea Camilleri, padre del Commissario Montalbano)