Se ne è andata in silenzio dopo quasi due anni di malattia. Molti telespettatori avevano cominciato a conoscerla e ad apprezzarla solo dopo l'annuncio del cancro che l'aveva colpita. Lascia un esempio di coraggio e dignità nell'affrontare la malattia considerandola persino un'opportunità.

È morta stamattina Nadia Toffa, storica conduttrice e inviata de "Le Iene", celebre programma giornalistico di Italia 1. Lo scorso 10 giugno aveva compiuto 40 anni. A darne notizia la redazione del programma sulla pagina ufficiale Facebook. A Brescia, sua città natale, la camera ardente al teatro Santa Chiara e i funerali in cattedrale venerdì 16 agosto.

Addio alla guerriera con il sorriso

Il 2 dicembre 2017 un malore improvviso in un hotel a Trieste, dove si trovava per realizzare un servizio, e la scoperta del male. Poi l'intervento chirurgico e le cure. Due mesi dopo, l'11 febbraio 2018, il "coming out" durante la diretta della trasmissione Le Iene, confessando al pubblico di avere il cancro e che quella che portava in testa era una parrucca.

Malata, era stata persino insultata per aveva definito il cancro "un dono, un'occasione, un'opportunità". Haters l'avevano accusata di utilizzare il cancro come scusa per avere più visibilità, invece il senso del suo messaggio era che la malattia è un'esperienza fondamentale dell'esistenza e mostrando la nostra fragilità, ci permette d'imparare a vivere.

Lei aveva colto questa "opportunità" combattendo il cancro sempre a testa alta e con il sorriso, perdonando i suoi detrattori e le circostanze avverse.

Aveva documentato la sua esperienza nei lunghi mesi della malattia, oltre che sui social, in un commovente libro, dal titolo "Fiorire d’inverno", in cui ha dato un potente messaggio di tenacia, speranza e persino possibilità di rinascere, alle persone che fanno chemioterapia e radioterapia per sconfiggere il cancro; ma il male era tornato ed era stata rioperata: l'aveva raccontato il 13 ottobre 2018 in un'ospitata a Verissimo.

A Silvia Toffanin aveva detto: "All'inizio mi chiedevo, perché proprio a me? Perché chi è che vuole il cancro? È una brutta notizia. Nessuno. Però poi mi sono detta: ma perché non a me?". Aveva raccontato di considerare la malattia una sfida che avrebbe potuto anche non vincere, ma l'importante per lei era combattere.

Il 12 maggio scorso, c'è stata l'ultima puntata de Le Iene a cui però Nadia non ha partecipato perché affaticata dalle cure.

Altrimenti, finché ha potuto, ha continuato a vivere intensamente dividendosi tra il lavoro da inviata e co-conduttrice e le terapie ospedaliere.

In uno degli ultimi selfie su Instagram, sempre sorridente, ha accanto Totò, amata cagnolina, compagna nella malattia. In un post recente, risale allo scorso 23 aprile, aveva comunicato di aver lasciato "una specie di compagno" perché l'uomo non l'aveva mai accompagnata a nessuna seduta di chemioterapia. Nello scritto aveva messo in risalto una ferita emotiva con cui deve spesso convivere chi già soffre perché ammalato: l'abbandono da parte di chi dichiara amore. Nadia aveva reagito anche a questo dolore: "Torno a ballare da sola. Decisamente! Sto con chi il tempo per me lo trova", aveva scritto.

Vita da 'Iena'

Laurea in lettere con indirizzo storico-artistico all'università di Firenze, dopo una lunga gavetta nelle televisioni locali, nel 2009 Nadia approda alle Iene distinguendosi per grinta e temperamento. Tra le sue inchieste più notevoli, quella dedicata al ciclo dei rifiuti gestito dalla camorra in Campania e un'altra sulla ludopatia. Servizi per i quali le sono stati conferiti prestigiosi premi giornalistici.

"Qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te non perde mai", hanno scritto nel post in sua memoria i colleghi delle Iene, specificando che d'ora in poi niente sarà più come prima. A gennaio 2019 ha ricevuto dall'amministrazione di Taranto la cittadinanza onoraria, per essersi occupata dell'Ilva, dell'emergenza ambientale e sanitaria della città, oltre a contribuire alla raccolta di fondi per realizzare un reparto oncologico.

"È già difficile affrontare il cancro. So di cosa parlo. E quindi era fondamentale averlo. Bisogna curare i feriti di una guerra", le sue parole.

Messaggi di cordoglio in Rete

Commozione e dolore: in queste ore sono migliaia i messaggi social di gente comune per salutare Nadia Toffa. "Ci mancheranno il tuo sorriso, la tua vitalità resiliente, il tuo giornalismo. Grazie per tutto", ha scritto qualcuno. "Sei stata una guerriera fino all'ultimo", un altro.

"Ci hai insegnato che la malattia non sconfigge la dignità, non spegne il sorriso, non distrugge i sogni". Infine, una sua ammiratrice: "Tutti coloro che credevano che la tua malattia fosse tutto un reality, o un qualcosa fatto per attirare spettatori, oggi dovrebbero vergognarsi per le tante parole cattive usate contro il tuo nome. A me resta la tua forza nell'aver combattuto contro questo male".