Un nome africano in dono per il piccolo Archie, figlio dei duchi di Sussex, Meghan Markle e il principe Harry. Il nuovo "battesimo africano" è avvenuto all'arrivo in Africa dei duchi per il loro tour regale. Per Archie è stato scelto un nuovo nome dal particolare significato benaugurale per un maschietto reale: Ntsika. Il nome africano si affiancherà ai nomi Archie Harrison per tutto il soggiorno nell'antico continente.

Harry e Meghan chiamano Archie con il nome africano Ntsika

Sebbene baby Archie non abbia ancora fatto capolino dalle copertine in cui si vede sempre avvolto, il suo primo soggiorno all'estero, in Africa, inizia con i migliori auspici.

Il piccolo Archie Harrison, di appena 4 mesi, è volato nel Sudafrica insieme ai genitori per il royal tour voluto dalla Regina nei territori inglesi della "madre" dei continenti.

All'arrivo sul suolo sudafricano, il bebè di Meghan ed Harry ha ricevuto un dono speciale: il nome Ntsika che significa "pilastro di forza" in linguaggio Xhosa. È un linguaggio di origine Nguni Bantu ed è una delle lingue ufficiali in Sudafrica. Archie Harrison Mountbatten-Windsor, quindi, per il suo soggiorno sudafricano si chiamerà anche Ntsika.

A ben guardare però, questo nome che potrebbe apparire nuovo possiede, in realtà, lo stesso significato del primo nome del royal bebè. Il nome Archie, infatti, significa forza e coraggio ed è per questo che è stato scelto il nome Ntsika, per mantenere lo stesso significato anche in lingua Xhosa.

Meghan Markle, la stella royal-afro che brilla in Sudafrica

La duchessa di Sussex ha incantato il pubblico sudafricano con un discorso pregnante, ricco di significato. Madre di un neonato, moglie di un principe, donna sicura e indipendente, Meghan ha stupito tutti. Le sue parole sono arrivate dritte al cuore e all'animo degli ascoltatori, ricevendo applausi scroscianti.

"Mentre sono qui con mio marito come membro della famiglia reale - ha detto Meghan - sono anche qui come moglie, madre, donna, donna di colore e vostra sorella". Il discorso è stato rivolto alle donne sudafricane vittime di violenze, in particolare adolescenti.

"Ogni donna che si difende da sola, senza saperlo difende anche tutte le altre donne" - ha continuato la duchessa toccando un punto fondamentale per la condizione di molte donne africane.

Condividendo, poi, una sua intima considerazione sul ruolo della donna nella società globale: "Io so che quando le donne hanno il potere, l'intera comunità prospera".

Un'affermazione forte e decisa che contiene al suo interno un attestato di stima alla Regina Elisabetta II, donna e sovrana di una comunità mondiale sempre sotto le luci dei riflettori.