Francesco Testi ha rilasciato una lunga intervista a Selvaggia Lucarelli pubblicata sul portale TPI. Il 41enne è tornato a parlare dell’Ares-gate ed ha ammesso che la rissa avvenuta per motivi di gelosia con Massimiliano Morra era stata architettata a tavolino. Durante l'intervista Testi ha fornito la sua opinione anche sul coming out di Gabriel Garko.
Le dichiarazioni di Testi
Intervistato da Selvagia Lucarelli, Francesco Testi ha smentito categoricamente la presenza di una "setta" o di "Lucifero" all'interno dell'agenzia Ares Film. L'attore ha ammesso che l'unica cosa che veniva richiesta agli attori iscritti, era quella di non avere delle storie importanti.
Insomma, attori e attrici potevano avere solamente delle avventure altrimenti avrebbero avuto delle distrazioni dal punto di vista professionale. Il 41enne senza troppi fronzoli ha dichiarato: “Negli anni in cui sono stato lì mi è stato chiesto solo di inscenare una cosa, cioè la scazzottata con Morra per gelosia”. L’attore ha confidato alla Lucarelli di vergognarsi per quell'episodio legato al passato. Poi, ha precisato che all'interno dell'Ares Film nessuno veniva ricattato o subiva delle pressioni. A detta di Francesco Testi, Adua Del Vesco e Massimiliano Morra parlano in quel modo del periodo trascorso nell'agenzia di Alberto Tarallo solamente perché provano del rancore. Sentimento che ha ammesso di provare anche il 41enne, ma al contempo stesso ha ribadito di non avere mai "sputato nel piatto dove ha mangiato".
Quando Selvaggia Lucarelli ha chiesto chiarezza sul perché Testi fosse andato via dall'Ares Film, il diretto interessato ha spiegato che è stata una scelta di cuore. L'attore ha deciso di interrompere i rapporti con Tarallo, perché si era innamorato di Reda nonché sua attuale fidanzata.
Il commento su Gabriel Garko
Francesco Testi ha fornito la sua opinione anche su Gabriel Garko.
In particolare, l'attore ha detto la sua sul coming out di Garko avvenuto nel giardino della casa del Grande Fratello Vip 5: “Forse, e dico forse, ha fatto comodo anche a Garko fingere di essere un altro”. A detta del 41enne, nel 2020 alle persone non interessa se una persona sia gay o meno. Al contrario quindici anni fa le cose andavano diversamente.
Per Francesco Testi se l'attore piemontese avesse di raccontare la sua verità molti anni prima non avrebbe avuto la stessa carriera: “Forse è stata una scelta condivisa a tutela della sua professione”. A detta del 41enne, Garko avrebbe avuto un tornaconto personale sia dal punto di vista professionale che economico: “Gabriel è stato un esperimento clamorosamente riuscito”.
L'intervista si è conclusa con un pensiero personale di Francesco Testi. Il noto attore ha riferito che in passato con la carta stampata era tutto diverso: oggi con i social network è difficile mentire. Ad esempio prima era più facile mentire sull’età anagrafica o sul proprio nome. Secondo Francesco Testi il compito dell'Ares Film era proprio quello di creare dei sex symbol, in modo da finire sulle copertine delle principali testate giornalistiche.