È bastato un semplice post diffuso su tutti i social per scatenare i commenti: Enrico Mentana avrebbe intenzione di lasciare la direzione del Tg de La7 dopo 15 anni. Infatti, il giornalista, che lo scorso gennaio ha compiuto 70 anni, nel breve messaggio ha ripercorso la sua lunga carriera, lasciando intendere di avere intenzione di concludere l’esperienza nel canale di Urbano Cairo. Immediate le reazioni dei numerosi follower di Mentana alle sue parole, accompagnate da un’immagine ripresa di recente durante la conduzione di un telegiornale: in molti, tra i quali anche volti noti come l’ex collega al Tg5 Cristina Parodi, lo hanno invitato a continuare l’esperienza televisiva.

Il messaggio lasciato da Mentana sui social

Enrico Mentana comincia il suo criptico post ricordando come il prossimo 2 luglio ci sarà un anniversario importante: saranno infatti 15 anni di direzione del telegiornale di La7, un’esperienza definita dal giornalista come “un grande viaggio”, che si è andato ad aggiungere ai 12 anni vissuti da direttore del Tg5, che aveva creato dal nulla a Canale 5, e ai nove passati come redattore del più importante telegiornale italiano, il Tg1. Il giornalista li definisce tutti come anni “intensissimi ed esaltanti”, che ha sempre affrontato “come se fosse stato per sempre”, senza mai preoccuparsi di altro, di quello che sarebbe successo dopo. Dopo questo ricordo della sua lunga carriera, Mentana passa a spiegare qual è stato “il più grande insegnamento”: per il direttore del Tg di La7 bisogna “capire quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri, o il pubblico, a dirtelo”.

Parole che in tanti hanno interpretato come l’annuncio che il suo lungo impegno alla guida del telegiornale sta per concludersi.

Una lunga carriera

Enrico Mentana inizia la sua lunga carriera da giornalista nella rivista Giovane Sinistra, organo ufficiale della Federazione giovanile socialista italiana (del PSI), divenendone anche direttore. Nel 1980 è assunto in Rai presso la redazione Esteri del Tg1, dove tra le altre cose segue le nozze del principe Carlo con Lady Diana e intervista la madre di Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II. Nel corso degli anni diviene prima inviato e poi conduttore del Tg1, per poi assumere il ruolo di redattore capo di “Speciale Tg1”. Nel 1989 passa alla seconda rete, diventando vicedirettore del Tg2 e conducendo nel 1990 la trasmissione di attualità “Altri particolari in cronaca”.

Nell’autunno del 1991 è ingaggiato dalla Fininvest con il compito di creare il telegiornale di Canale 5, che esordisce il 13 gennaio 1992 e di cui è conduttore, oltre che direttore responsabile: in numerose occasioni il programma riesce superare per numero di ascoltatori il rivale Tg1. Mentana conduce per l’emittente anche il programma “Diritto e rovescio”, oltre che numerosi speciali, come il “Braccio di ferro” tra Silvio Berlusconi e Achille Occhetto, prima delle politiche del 1994, o il “Testa a testa” tra Berlusconi e Romano Prodi nel 1996. Inoltre, a partire dal 2001 inizia a collaborare anche con la radio Rds. Mentana è sollevato dalla direzione del Tg5, passata a Carlo Rossella, nel novembre del 2004.

Nel 2005 conduce la trasmissione di approfondimento Matrix: l’addio da Canale5, per cui ricopriva il ruolo di direttore editoriale, avviene nel 2009 in seguito alla decisione della rete di non cambiare il palinsesto, che prevedeva una puntata del Grande Fratello, in occasione della morte di Eluana Englaro per interruzione della nutrizione artificiale della giovane, da anni in coma in seguito a un incidente.

Il passaggio a La7

Dopo una breve collaborazione con il sito web del Corriere della Sera, per il quale intervista i politici nello spazio “Mentana condicio”, in occasione delle elezioni regionali del 2010, il giornalista passa nel giugno dello stesso anno a sostituire Antonello Piroso nella direzione del telegiornale di La7, di cui diventa anche il conduttore principale.

Mentana porta la rete a raggiungere risultati notevoli, anche grazie a trasmissioni realizzate in occasioni di eventi speciali come “Bersaglio mobile” o alle famose maratone televisive, degli speciali realizzati in concomitanza con i più importanti avvenimenti elettorali in Italia e nel mondo.