Continuiamo il nostro giro nel Sanniobeneventano. Questa volta siamo a San Lorenzello, ameno,mai aggettivo fu più appropriato, comune di 2500 abitanti. Chiamarlo la Firenze del sud, come qualcuno ha fatto, forse è un'iperbole, certo è che San Lorenzello ha ben poco da invidiare ai borghi medievali del centro della nostra penisola.

Possiamo definire questo paese in tremodi: il paese dell’amore, della ceramica edell’olio.

L'origine del paese è legata ad una leggenda:  il 10 agosto dell'864, nella notte di San Lorenzo,  due innamorati, dopo lunghe traversie, proprio quella notte riuscirono a coronare il loro sogno d’amore, la loro unione favorì la nascita di un nuovo paese che venne chiamato San Lorenzello, in onore del santo che aveva propiziato il loro amore.

La tradizione delle ceramiche, che San Lorenzello condivide con la vicina Cerreto Sannita, è legata ad un tragico avvenimento: il 5 giugno del 1688 un sisma, con epicentro nel massiccio del Matese, distrusse gran parte del paese, sumille abitanti 600 furono le vittime. La ricostruzione fu celere, un gran numero diartigiani napoletani affluirono in zona, allettati anche dallapossibilità di essere esentati dalle tasse. Tra questi molti eranoceramisti, tra i quali Nicola Giustiniano che fondò la ScuolaGiustiniani, da allora l’arte della ceramica assurse a livelli molto alti, e non inferiori a quella, più famosa, di Capodimonte.

Ma San Lorenzello è anche città dell’olio, nel mese di novembresi possono effettuare visite guidate e degustazioni ai frantoi delTiterno.

Nella zona si coltivano varietà d’ulivo locali come laRacioppella da cui si ricava un olio di eccellente qualità, dicolore verde e dal sapore fruttato, oppure la varietà Ortolana il cui olio ha sapore dolce e fruttato Segnaliamo il FrantoioGismondi in Via Telese, e l’Olivicola Titerno in Via Napoli.

Un Tour per il centro

Il paese conserva la sua strutturamedievale, con strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmentecon le altre. Da vedere la Chiesa di San Lorenzo, ricostruitadopo il terremoto del 1805, la bella fontana di pietra e,  proprio difianco,  il Museo Storico della Ceramica. Da visitare inoltrela Congrega di Maria Santissima della Sanità con un belpavimento maiolicato.

Nelle vie del centro storico si possonoacquistare, nelle numerose botteghe, ceramiche artistiche daipredominati colori manganese e verde ramino.

Non dimenticate diassaggiare i taralli di San Lorenzello con pepe, semi di finocchio eolio d’oliva locale. Se ci andate nell'ultimo week end delmese potete vedere la fiera dell’antiquario Mercantico,fiera di richiamo nazionale nella quale è possibile acquistareoggetti da collezione e modernariato.

E i dinosauri?

Se ci portate dei bambini nondimenticate di visitare la Città dei Dinosauri, il parco nonè immenso ma le riproduzioni dei dinosauri sono belle, vale la penadi farlo vedere ai vostri bambini.

Mangiare e dormire

Al Casale,in via Fontana San Marco, oppure al Giardino dei Ciliegi in ViaRegia, dove è possibile anche acquistare prodotti bio e diproduzione propria.

Potete abbinare la visita a SanLorenzello con quella a Castelvenere, di cui abbiamo già parlato, i due paesi sonoconfinanti.