Continua senza soluzione di continuità il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e previdenza: in un momento nel quale le ipotesi di cui discutere si vanno moltiplicando il clima si fa sempre più rovente, con Renzi ad aver ormai dichiarato guerra aperta ai sindacati. Nel mirino del premier è finita la pratica dello sciopero, con le tre principali confederazioni ad averne indetto uno di portata generale per il prossimo 12 dicembre. Stando a quanto comunicato dal Segretario Annamaria Furlan, la CISL potrebbe però non prendervi parte, una strategia giustificata dal fatto che ‘Jobs Act e Legge di Stabilità stanno cambiando in meglio’.

E’ un tutti contro tutti quello che si va profilando all’orizzonte, certo non il contesto ideale per concordare quelle riforma di cui il paese avrebbe un estremo bisogno. Restando focalizzati su pensione anticipata 2015 e previdenza si continua a parlare di un’eventuale uscita a 62 anni e di Mini-Pensione, la soluzione paventata dal commissario INPS Tiziano Treu, con la possibile abolizione della Legge Fornero a rimanere sullo sfondo come una sorta di spauracchio che il governo Renzi non vuole nemmeno prendere in considerazione. Oltre 80 miliardi di euro messi a bilancio sino al 2021 grazie alle stessa Legge andrebbero infatti in fumo se il disegno della Lega Nord dovesse andare in porto. Pensione anticipata 2015 a 62 anni, abolizione Legge Fornero e Mini-Pensione, su cosa si punterà e quali sono gli scenari futuri?



Pensione anticipata 2015 a 62 anni, Legge Fornero e Mini-Pensione: Renzi vs CGIL e CISL – E’un tutti contro tutti

Come accennato in apertura, continua il dibattito su pensione anticipata 2015 e previdenza: le ipotesi sul tavolo sono essenzialmente tre (uscita a 62 anni di età, Quota 100 o configurazione di una Mini-Pensione), con la possibile abolizione della Legge Fornero che continua a tenere prepotentemente banco. La natura delle ipotesi di riforma della pensione anticipata 2015 è ormai nota ai più: il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano vorrebbe un’uscita fissata a 62 anni di età più 35 di contributi o in alternativa la configurazione di Quota 100 come soglia di accesso alla stessa pensione anticipata 2015, laddove il Commissario INPS Treu continua invece ad insistere sulla Mini-Pensione, un prestito da doversi concedere a quei lavoratori che decidano di abbandonare in anticipo l’impiego.



E mentre si continua a ragionare sui possibili nuovi scenari che potrebbero emergere in seguito all’abolizione della Legge Fornero, sul fronte politico-sindacale lo scontro si fa più duro che mai: ‘Invidio molto quelli che passano il tempo a organizzare gli scioperi. Se il loro obiettivo è organizzare gli scioperi fanno benissimo a farli. Io mi occupo di far lavorare le persone, visto che abbiamo una disoccupazione pazzesca’ ha dichiarato Renzi circa la possibilità che venga indetto uno sciopero generale per protestare contro Legge Fornero, Jobs Act e Legge di Stabilità. ‘Anziché passare il tempo a inventarsi ragioni per gli scioperi - ha proseguito Renzi rincarando la dose contro i sindacati che chiedono anche un provvedimento di riassetto della pensione anticipata 2015 - io mi preoccupo di creare posti di lavoro. Per chi vuol far sciopero nutro profondo rispetto ma noi metteremo tutte le energie nel creare occasioni di lavoro’. E mentre la CISL si tira indietro - ‘Non ci sono motivi per produrre uno sciopero generale’ - si schiera anche il ministro Poletti, secondo il quale Legge di Stabilità e Jobs Act ‘non offrono motivazioni tali da produrre uno sciopero generale’. Il clima insomma si fa bollente, e Voi cosa ne pensate? Credete che in un contesto così caotico si creeranno le condizioni per poter arrivare ad una riforma della pensione anticipata 2015? Siete d’accordo o contrari rispetto alla posizione della CISL? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo!