Prosegue il dibattito in tema di previdenza e riforma pensioni 2015: le ultime notizie riguardo ad esodati e Quota 96 paiono positive, ma a tenere banco in queste ore è la polemica connessa al caso Pensioni d'oro, con l'INPS ad aver svelato clamorosi dettagli. Partendo da riforma pensioni 2015 ed esodati, lo stesso INPS ha comunicato di aver liquidato oltre 57 mila pensioni, con il numero complessivo di esodati salvaguardati salito, grazie alla sesta salvaguardia, ad un totale di 162mila lavoratori. Parlando invece del caso pensioni Quota 96 Scuola bisogna sottolineare la riammissione dell'emendamento presentato da SEL che nei giorni scorsi era stato bocciato: la riammissione del provvedimento contribuisce a ridare speranza ai 4000 Quota 96 che in caso di un eventuale si dalla Commissione Bilancio si vedrebbero riconosciuto il diritto al pensionamento con decorrenza a partire dal primo settembre 2015.

Parlando sempre di riforma pensioni 2015 ma cambiando argomento, bisogna poi dar conto del clamoroso caso connesso alle pensioni d'oro, con l'INPS ad aver dato comunicazione dello stralcio di una norma contenuta nella Legge Fornero che allo Stato italiano potrebbe costare oltre 3 miliardi di euro in un solo decennio. Nonostante un dibattito così corposo e sebbene gli argomenti di cui discutere siano tanti, continua la latitanza del premier Renzi, che però ha finalmente convocato un tavolo di confronto con i sindacati.

Riforma pensioni 2015 Renzi, esodati e Quota 96: bufera pensioni d'oro, l'INPS svela tutto - Per alcuni ci saranno assegni da più di 37mila euro al mese

Come accennato in apertura, parlando di previdenza e riforma pensioni 2015 bisogna dar conto di alcune buone notizie attinenti alle vertenze di esodati e Quota 96. Partendo dai primi, l'INPS ha comunicato di aver ultimato il processo di liquidazione di oltre 57mila pensioni: il totale di assegni certificati sale così a 97mila, mentre il numero di individui esodati salvaguardati ha ormai sfondato il tetto delle 160mila unità, tutti numeri frutto delle sei salvaguardie sin qui approvate dalle due Camere. E mentre per gli stessi esodati si resta in attesa di misure strutturali che possano risolvere la vertenza una volta per tutte, giunge una buona notizia per il caso dei Quota 96 che tornano finalmente a sperare in una riforma delle pensioni 2015: l'emendamento presentato da SEL nei giorni scorsi è stato infatti riammesso dopo una prima bocciatura, con la diretta conseguenza che la Commissione Bilancio inizierà a valutare il provvedimento a partire da lunedì prossimo.



L'auspicio è che non arrivi l'ennesima beffa, specie in un momento nel quale l'INPS contribuisce a far luce su un clamoroso caso connesso alle pensioni d'oro: stando a quanto comunicato dallo stesso ente, l'eliminazione di quattro righe contenute nella Legge Fornero consentirà ad oltre 160mila individui (tutti funzionari dello Stato) di uscire dal lavoro con pensioni d'oro faraoniche. La norma elisa prevedeva che i diretti interessati, anche nel caso in cui avessero maturato i 40 anni di contribuiti e dunque guadagnato il diritto a vedersi riconosciuto un sostanzioso vitalizio, non avrebbero percepito assegni superiori all'80% dell'ultimo stipendio. La cancellazione della norma ha invece prodotto una situazione per la quale qualcuno potrà andare in pensione con assegni che superano la soglia del 120% dell'ultimo stipendio. Tradotto in cifre, chi avrebbe potuto percepire sino a 33mila euro al mese grazie alla 'magica sparizione' arriverà sino a 37mila euro, un'enormità. La Lega Nord ha già presentato un emendamento chiedendo il ripristino di quella norma, in caso contrario lo Stato Italiano perderà quasi 3 miliardi di euro in un solo decennio. E Voi cosa pensate della vicenda connessa alle pensioni d'oro? Dateci un giudizio commentando l'articolo qui sotto! Se desiderate continuare a rimanere aggiornati su riforma pensioni 2015 e previdenza vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.